Stiamo per lasciare la stagione fredda, questo per gli appassionati di Ciclismo non può far altro che piacere. Riprendono le corse in linea e le importanti ed avvincente corse a tappe, ricomincia il fitto calendario delle Gran Fondo nostrane per gli amatori e dilettanti ma soprattutto il piacere di passare una giornata in sella con gli amici. L'ultimo governo in tema di sicurezza stradale ha cercato di sopperire ad alcune carenze nel passato, soprattutto per gli amanti della bicicletta spesso in balìa di distrazioni degli automobilisti. Approvato il decreto 'salva - ciclisti', che impone il sorpasso a 1,5 metri dal ciclista ed è stata promulgata la legge sulla mobilità ciclistica.
Ma l'episodio successo ad Anna Trevisi ha creato una certa sorpresa tra gli amanti del ciclismo.
Multata per essere passata con il semaforo rosso
La giovane promessa del ciclismo italiano, classe 1992, corre per il team Alè Cipollini dal 2016, già campionessa su strada nel 2010 ad Ankara e tante belle prove nel suo curriculum. La cronaca riporta un fatto piuttosto spiacevole, confermato dalla polizia municipale di Torri del Benaco, paesino sul lago di Garda. Mentre conduceva una sessione di allenamento con la propria bici da corsa sulle strade del Lago di Garda, più precisamente nel comune di Torri del Benaco è stata fermata dalle forze dell'ordine per non aver rispettato il semaforo rosso ad uno stop.
Ne ha data la notizia la stessa amministrazione con il proprio account ufficiale, inizialmente si era diffusa la notizia (errata) che la ciclista sarebbe stata multata per la mancanza di luci e campanello, come specificato dalle forze dell'ordine locali, Anna Trevisi era stata vista passare con il semaforo rosso da una pattuglia in sorveglianza.
Le è stata contestata una sanzione onerosa, che ammonta a 143 euro, che aumentano a 163 in caso di pagamento oltre i 5 giorni. Le forze dell'ordine, nel rispetto del codice della strada, hanno contestato alla ciclista l'attraversamento dell'incrocio con semaforo rosso e non la mancanza di campanello e delle luci montate sulla bicicletta da corsa, come era stata diffusa notizia dal portale cicloweb.
Molto importante ricordare che anche se in sella a velocipedi o altri mezzi non a motore, si devono rispettare le regole e leggi del Codice della Strada anche per preservare la propria incolumità, ed evitare così pericolosi incidenti.