Sta facendo letteralmente il giro del mondo la terribile storia di Alyssa Mae Noceda, una 18enne americana che è stata drogata, stuprata e poi buttata in un bidone della spazzatura già morta. Questa vicenda mette ancora in discussione la crudeltà umana, quella di un giovane che ha avuto anche il coraggio di vantarsi di aver avuto un rapporto con lei forse mentre era già morta.
Drogata e violentata già morta, la terribile storia di Alyssa
Il fatto è accaduto a Lynnwood, nello Stato di Washington, negli Usa, e ha come protagonista una 18enne, Alyssa Mae Noceda, studentessa di liceo.
La ragazza si era da poco lasciata con il fidanzato, quando alcuni giorni fa, ad una festa, aveva conosciuto il 19enne Brian Roberto Varela. Sembrava una conoscenza di una sera come tante. La giovane ha pensato di seguire il suo aguzzino a casa sua, dove, secondo gli inquirenti, avrebbe fatto uso di droghe, diversi tipi di sostanze offerte da Varela. A quel punto Alyssa sarebbe andata in overdose ma avrebbe potuto ancora salvarsi. Il 19enne, invece di chiamare i soccorsi, ha pensato di violentarla e poi lasciarla sul letto a morire. Anzi ha fatto ancora peggio. Mentre la ragazza era agonizzante nella sua stanza, ha chiamato gli amici vantandosi di ciò che stava compiendo. Agli amici ha detto di volerla distruggere per passare il tempo e di aver avuto un rapporto con lei non sapendo neppure se fosse viva o morta.
Invece di aiutarla l’ha lasciata morire.
La mattina successiva, svegliandosi, ha capito che Alyssa Mae Noceda era morta davvero e prima le ha spezzato le gambe e poi l’ha infilata in un bidone della spazzatura coprendola con le cipolle pensando a dove sotterrarla in seguito. A quel punto il 19enne è andato al lavoro come se nulla fosse e ha addirittura raccontato ad un amico che la sera prima avrebbe voluto chiamare i soccorsi ad un certo punto ma era troppo stanco per farlo.
Brian Roberto Varela, secondo i racconti forniti dai media americani, avrebbe anche inviato in chat le foto della ragazza agli amici per vantarsi di aver avuto un rapporto con lei mentre era probabilmente già morta e a un collega ha raccontato come ha fatto a farla entrare nel bidone. Sono stati proprio gli amici a chiamare la polizia, che poi ha trovato il corpo della studentessa dentro al bidone.
Gli inquirenti, dopo averlo arrestato, hanno definito Varela un soggetto che disprezza la vita umana. Vittima di uno sconosciuto fu anche la russa 41enne Sveltana, uccisa da un ragazzo conosciuto durante un funerale.