"Sono entrati in due, Pamela e l'uomo di colore. Lei aveva il suo trolley ed hanno fatto una spesa normalissima". A parlare, ai microfoni dell'inviato del TG5, Amerino Giuggioloni, cassiere del market situato nei pressi dell'abitazione di Innocent Oseghale, l'immigrato nigeriano accusato insieme ad altri due connazionali dell'omicidio della povera 18enne.

"Hanno pagato tranquillamente la loro spesa - continua l'uomo che tra gli ultimi ha visto viva la ragazza - e ricordo che hanno acquistato solo cibarie e bevande. Pamela mi sembrava abbastanza tranquilla, infatti all'uomo mancavano 2 euro e glieli ha dati lei.

La ricordo benissimo perchè non capita spesso da queste parti che entri una cliente con un trolley".

La sua testimonianza per i Carabinieri è considerata attendibile

Il dipendente del mini market di Via Spalato è stato ascoltato più volte in questi giorni dagli investigatori e la sua testimonianza è stata considerata molto attendibile. Praticamente l'uomo è stato l'ultimo a vedere viva la Povera Pamela, poichè, terminata la spesa, si è diretta verso l'ingresso del palazzo dove risiedeva lo spacciatore che la accompagnava. Da quella casa, come abbiamo saputo dalle cronache, la giovane vi è uscita morta, con il corpo fatto a pezzi e messo in due trolley.

Quest'ultima testimonianza è uno dei tanti tasselli che gli uomini dell'Arma dei Carabinieri stanno mettendo a posto in questi giorni di indagini serrate.

Oramai il quadro che sono riusciti a ricostruire è sempre più chiaro. Pamela sarebbe stata ammazzata. Non sarebbe stata l'eroina la causa della sua morte. La seconda autopsia, depositata dai periti nei giorni scorsi inchioderebbe i tre nigeriani attualmente detenuti in carcere a scopo cautelativo.

La causa della morte sarebbe da ascrivere ad almeno due coltellate

Il Gip Giovanni Maria Manzoni nell'atto di custodia cautelare disposto nei confronti di Lucky Desmond e Lucky Awelima si è esposto in maniera chiara e netta. La causa della morte sarebbe da ascrivere ad almeno due coltellate all'altezza del fegato inferte mentre il cuore batteva ancora.

Quindi Pamela era ancora viva quando ha subito i fendenti.

Successivamente i tre immigrati di origine nigeriana avrebbero fatto largo uso di candeggina ed altri solventi per eliminare il maggior numero di tracce, mentre l'asportazione di alcune parti della cute del collo e delle parti intime sarebbero avvenute per occultare ogni traccia di una probabile violenza sessuale.