Un anziano invalido, mentre cammina tranquillamente per strada, all'improvviso viene circondato da un gruppo di ragazzini che lo deridono, lo insultano e gli tolgono il bastone, finché l'uomo, incapace di reggersi sulle gambe, cade a terra. Un episodio di violenza inaudita e ingiustificata che lascia attoniti si è verificato a Casalguidi, nel comune di Serravalle Pistoiese, che ha avuto come protagonista un gruppo di balordi che, non contenti, hanno anche filmato l'aggressione postandola su Facebook per riderne con gli amici. Le immagini sono state rimosse dai social network, ma per fortuna hanno permesso alla polizia di identificare i componenti della baby gang.

Si tratta di cinque giovanissimi, tutti minorenni: 16 anni il più grande, addirittura meno di 14 il più piccolo, ragion per cui non è neanche perseguibile penalmente. La vicenda è ora al vaglio della procura minorile di Firenze, che agli agenti ha chiesto di sequestrare i telefoni cellulari e alcuni capi di abbigliamento dei ragazzini. Si cerca di capire se in passato i cinque si siano resi protagonisti di altri episodi simili. L'anziano per fortuna sta bene, ha riportato solo qualche graffio, ma rimane la gravità di un gesto davvero ignobile.

Napoli: un'altra presunta baby gang in azione

Porta ancora sul volto Francesco Minisci, ex consigliere comunale oggi impegnato nel turismo, i segni delle spillette di ferro che servono a tenere insieme le cassette per la frutta.

L'uomo è stato aggredito da alcuni ragazzini a bordo di un motorino senza alcun motivo, sabato sera a mezzanotte nel centro storico di Napoli, mentre percorreva un vicoletto nella zona della movida partenopea.

Un centimetro in più ed avrebbe perso un occhio

"Ho sentito un colpo fortissimo all'occhio": la persona che stava con Minisci è riuscita a vedere due motorini che trasportavano quattro ragazzi, probabilmente minorenni, che hanno usato come corpo contundente una cassetta della frutta, sfruttandone gli angoli.

Nessun motivo alla base dell'aggressione; neppure una rapina o un diverbio. L'ex consigliere comunale ha denunciato l'episodio in questura, ed è convinto che le forze dell'ordine, sfruttando le immagini delle telecamere di sorveglianza, possano individuare i responsabili.

Dietro consiglio di un amico, la vittima ha postato su Facebook una foto che lo mostrava con il volto tumefatto.

Minisci ha spiegato di averlo fatto non per ottenere visibilità o quant'altro, ma per mettere in guardia sull'aggressività dilagante di questi tempi, e per evitare che il fatto possa ripetersi anche con maggior violenza. Infine, nel post ha chiesto ai lettori di non inveire contro i suoi aggressori, perché ritiene che siano solamente degli emarginati sociali, vittime dei nostri "brutti tempi".