Una vicenda ancora da chiarire. La procura di Bologna ha formalmente aperto una indagine a carico di un 38enne di cui non sono state rese note le generalità, per violenza sessuale, aggravata dal vincolo della parentela. L'uomo infatti è stato accusato di avere tentato di stuprare la sua nipotina 14enne, rifugiatasi in casa sua con la madre, a causa della separazione della sorella dal marito. I Carabinieri del capoluogo Emiliano coordinati dal tribunale della città, hanno già avviato le delicate indagini sull'episodio.

Il tentato stupro

L'aggressione sessuale è avvenuta la sera di domenica 28 gennaio, in un comune nella zona limitrofa al primo appennino, nel domicilio dello zio, dove da tempo la giovane si era trasferita con la madre e la sorella maggiore.

La mamma della vittima infatti era in fase di separazione legale dal marito e aveva chiesto un rifugio temporaneo all'indagato. Zio e nipote intorno alle 21.00 erano seduti sul divano a guardare la televisione.

L'aggressione sessuale

Ad un tratto lo zio è saltato addosso alla minorenne e ha cominciato a palpeggiarla nelle parti intime, poi ha tentato di violentarla. La ragazza impaurita è riuscita a divincolarsi e a fuggire all'esterno dell''appartamento. Successivamente ha chiesto aiuto alla mamma e alla sorella che sono intervenute subito sul posto. La donna penetrata all'interno dell'abitazione ha trovato il fratello a terra in una pozza di sangue, il suo parente più prossimo si era appena tagliato le vene.

La sorella del presunto colpevole ha chiamato successivamente i sanitari del 118, che hanno trasportato il più che trentenne all'ospedale Maggiore di Bologna. Curato da ferite superficiali l'uomo è stato accompagnato poi presso il nosocomio Ottonello specializzato nella cura di malattie mentali, in osservazione.

La denuncia ai carabinieri

Il giorno successivo, il padre della minore venuto a sapere del tentativo di stupro subito dalla figlia, si è recato presso la scuola della giovane preoccupato per avere notizie. Entrambi in genitori hanno accompagnato la giovane donna presso la stazione dei carabinieri di Bologna, dove la ragazzina ha raccontato sotto choc quello che era successo agli inquirenti.

Lo zio è stato iscritto immediatamente nel registro degli indagati anche se la nipote ha espressamente sottolineato, che era la prima volta che il suo parente le dimostrava morbose attenzioni. Gli investigatori hanno già iniziato le indagini sull'accaduto e hanno anche informato la procura dei minori consegnando i profili sulla situazione familiare della 14enne. È già stato predisposto dai giudici l'ascolto della minorenne in un ambiente protetto e alla presenza di uno psicologo. Il presunto stupratore invece è rimasto ancora a piede libero ricoverato all'ospedale Ottonello sotto osservazione, come da prassi per i casi di tentato suicidio. Una vicenda che gli inquirenti hanno definito ancora da chiarire e per la quale ci sono attualmente indagini in corso.