E' accaduto a Milano e ha già scatenato moltissime polemiche in tutta Italia: una giovane gelataia si è apertamente rifiutata di servire un gelato a Salvini, facendosi sostituire da un collega. Il fatto ha sconvolto e diviso l'opinione pubblica soprattutto quando la madre della giovane ha pubblicato un post, sul social network Facebook, in cui dichiarava che la giovane era stata licenziata per colpa di una successiva telefonata fatta da Salvini ai proprietari del bar.

Il post Facebook della madre della ragazza

La donna avrebbe cosi scritto al politico: "Devo informarla sul fatto che mia figlia è stata licenziata dopo che il noto bar ha ricevuto una sua telefonata".

Il bar in questione risponderebbe al nome di "Baci sottozero", un luogo in cui Mattero Salvini si reca spesso per consumare un buon gelato. tuttavia, le versioni proposte dal web sono ora abbastanza distorte: c'è chi dice che la giovane si sia rivolta con toni molto minacciosi nei confronti di Salvini accusandolo di razzismo, di contro pare che la stessa giovane abbia dichiarato di non avergli completamente rivolto la parola andandosene semplicemente. Inoltre, anche lo stesso Matteo ha recentemente dichiarato di non aver fatto alcuna telefonata e che la ragazza non doveva essere licenziata. Scopriamo insieme com'è andata la vicenda.

Giovane gelataia non serve Matteo Salvini, ecco com'è andata secondo il locale

A prendere le difese di Matteo Salvini è stata la gelateria Baci Sottozero, la quale ha deciso di chiarire non solo lo svolgimento dei fatti ma anche le motivazioni del licenziamento della giovane, di 20 anni.

Nel post su Facebook, la gelateria fa capire che la ragazza avrebbe dapprima insultato Matteo Salvini dicendo apertamente "io non servo i razzisti" e successivamente sarebbe andata dai proprietari per dare le dimissioni. La ragazza pare fosse ancora in prova e dunque, non ci sarebbe stato nessun ufficiale licenziamento da parte del bar gelateria.

Inoltre, i proprietari hanno riferito di non aver assolutamente ricevuto alcuna telefonata da parte di Matteo. Infine, il post del locale milanese fa capire che qualsiasi cliente passi da quel bar ha diritto di essere servito e chiunque si rifiuti di farlo per qualsiasi tipo di motivo deve essere licenziato. Molti si sono comunque schierati in favore della giovane ragazza definendola una donna con un carattere sia politico che sociale molto forte, cosa che non è solita in una giovane di soli 20 anni.