Quante volte gli insegnanti chiamano i genitori per esporre la situazione scolastica e caratteriale del figlio, giustamente tante, anche perché la Scuola dovrebbe essere un punto di partenza, sia dal punto di vista educativo che di apprendimento. La storia di questo alunno, un bimbo di 9 anni ha però dell'incredibile, accusato dalle maestre di essere bugiardo, cattivo e minaccioso, insomma un bambino che da fastidio all'intera classe. I genitori preoccupati hanno chiesto spiegazioni al figlio, il quale ha smentito tutto: "io non sono così, sono le insegnanti che mi maltrattano".

L'unica soluzione per scoprire la verità è stata quella di investigare, e il "papà detective" ha cucito nella felpa del figlio una microspia.

Le maestre: "suo figlio è cattivo fatelo curare". Il bimbo: "sono loro che mi maltrattano"

Una storia investigativa quella che ha come portagonista un bambino di 9 anni frequentante la terza elementare e il suo papà. Il luogo è una scuola elementare di un piccolo comune del canavese, in cui le maestre dell'alunno, espongono in maniera molto negativa il comportamento del bimbo: "suo figlio è un bugiardo seriale, se continuate a credere a ciò che vi dice crescerà sicuramente male". Il colloquio è iniziato cosi, parole che porterebbe qualsiasi genitore a pensare "cosa ho sbagliato per farlo diventare in questo modo?".

Le accuse delle maestre non finiscono, il figlio balordo oltre ad essere un bugiardo, è minaccioso, da fastidio alle bambine, insomma un elemento che le stesse consigliano di far seguire da uno neuropschiatra infantile che lo possa curare. La preoccupazione dei genitori è talmente tanta da chiedere al figlio la causa di questi attegiamenti strani e violenti.

Il bambino nega tutto: "sono le maestre che mi accusano sempre di cose o parole che non ho mai fatto o detto, i miei compagni, grazie a loro, mi prendono continuamente di mira". A questo punto cosa dovrebbe fare un genitore, punire il figlio o andare al fondo della verità?.

Il padre cuce una microspia nella felpa del figlio

Il padre non sa cosa pensare ma nel dubbio si trasforma in detective.

Per scoprire ciò che veramente stava succedendo a scuola, ha cucito nella felpa del figlio un micro registratore. Il bambino ha continuato a frequentare le lezioni non sapendo cosa avesse addosso, registrando involontariamente per 5 mesi tutte le parole che le maestre e i compagni di classe hanno detto. Da Ottobre ad oggi il padre ha riascoltato tutto, rivissuto qualsiasi istante del figlio: liti, interrrogazioni, pianti, parole. Parole che si sono trasformate in prove che smentiscono il comportamento violento del figlio e che affermano i maltrattamenti delle insegnanti. Dopo aver contattatato la preside e l'ufficio Regionale scolastico provvederà entro subito a presentare l'esposto in procura.

L'origine della storia: la preoccupazione dei genitori

I genitori dopo aver fatto cambiare scuola al figlio a causa di avvenimenti sgradevoli, hanno notato che anche nella nuova classe il bambino non stava bene. Continava a lamentarsi del fatto che veniva preso in giro dalle maestre e dai compagni, atteggiamenti che gli causavano nausea, mal di testa e lo portavano spesso a a svegliarsi di notte spaventato. La preoccupazione ha portato la coppia a rivolgersi al pediatra, il quale ha affermato che il problema poteva essere legato a un forte stress. Ed è per questo motivo che hanno chiesto un colloquio con le maestre, le quali hanno chiaramente detto che il bambino era un bugiardo patologico da far curare.

Le maestre incitavano gli alunni al bullismo

Le registrazioni confermano in maniera implicita che le maestre incitavano al bullismo l'intera classe, è quanto afferma l'avvocato Enrico Maria Picco che assiste la coppia, che aggiunge inoltre: "Hanno commesso violenze psicologiche sul bambino, non solo sgridandolo violentemente senza motivo, ma consentendo che venisse picchiato e umiliato dagli altri compagni senza mai intervenire". Il legale chiede un indagine che possa portare l'immediato allontanamento delle maestre dalla scuola, nonché stabilire se questi atteggiamenti possono avere una rilevanza penale.