L'omicidio-suicidio dell'appuntato dei carabinieri Luigi Capasso continua a colpire per la fredda crudeltà con cui l'uomo ha ferito gravemente la moglie e ucciso le sue bambine di sette e tredici anni. Capasso aveva premeditato il terribile gesto. Ciò è stato provato dal fatto che ha lasciato tre buste: una per la madre, una per il padre e una per il fratello. Ha lasciato inoltre cinque assegni di cui quattro per i familiari e beffardamente il quinto assegno destinato all'amante. Per la madre delle sue figlie ha lasciato un biglietto in cui c'era scritto "Non dovevi farlo"; riferendosi chiaramente alla separazione voluta da lei.
Nelle lunghe ore di negoziazione tra il carabiniere e le forze dell'ordine, l'appuntato avrebbe ripetuto diverse volte di provare una grande vergogna a causa della moglie che secondo lui sarebbe stata la causa di tutto.
La vita apparentemente rispettabile del carabiniere che ha ucciso le sue figlie
Le forze dell'ordine sono riuscite a entrare nell'appartamento soltanto dopo il suicidio dell'appuntato. In quel momento purtroppo i carabinieri hanno avuto la certezza che Capasso avesse ucciso le sue bambine. La piccola Martina era stata freddata nel suo letto con tre colpi di pistola, la tredicenne Alessia invece è stata trovata ai piedi del letto; si suppone che si sia alzata a causa degli spari e abbia visto il padre per qualche attimo, prima che questo la uccidesse.
Nella casa c'erano le cinque buste e il biglietto d'accusa contro la moglie. La cosa che lascia stupiti è la posizione di Gennaro Capasso. Il fratello del carabiniere che ha freddato le sue figlie, sulle pagine de 'Il Tempo' ha dichiarato che i funerali non sono stati celebrati in Chiesa perché lui, troppo sconvolto per la tragedia, si è lasciato convincere che fosse meglio evitare, asserendo che non ci sarebbe stato alcun problema perché al fratello tutti volevano bene.
Le parole di Gennaro però sono state smentite dai fatti. La gente sconvolta e piena di rabbia all'uscita dal feretro dall'obitorio ha sputato contro la bara riempiendola di insulti. Gli utenti di Facebook sono rimasti anche molto stupiti che il profilo dell'appuntato non sia stato oscurato. La famiglia lo ha lasciato in rete in sua memoria.
Chiunque digitando il nome dell'uomo che ha ucciso le sue bambine e ferito gravemente la moglie, può leggere: "Speriamo che le persone che amano Luigi troveranno conforto nel visitare il suo profilo per ricordare lui e la sua vita." Ricordiamo che la moglie del carabiniere non sa ancora che l'uomo ha ucciso le loro due figliolette.