Recentemente l'esercito della Turchia è riuscito ad entrare ad Afrin, sino ad ora roccaforte dei guerriglieri curdi dell'Ypg. In precedenza, gli stessi militari turchi avevano circondato per giorni la città siriana e diversi profughi erano riusciti a scappare da essa. Inoltre, secondo il governo turco guidato da Erdogan la 'presa di Afrin' rappresenterebbe una 'liberazione' dell'area siriana dal 'terrorismo delle organizzazioni armate curde', mentre di tutt'altro avviso sono proprio i militanti dell'Ypg e i sostenitori della causa curda, nonché diversi oppositori di Erdogan.

L'accusa dei militanti curdi: 'L'esercito turco è stato aiutato dai gruppi islamici radicali'

Come già ricordato, la 'presa di Afrin' è stata duramente condannata da parte dei militanti dell'Ypg e dai sostenitori del nazionalismo curdo. Oltre a ciò, bisogna segnalare che secondo gli stessi guerriglieri curdi l'esercito turco si sarebbe servito dell'aiuto di gruppi di matrice islamica radicale. Stando a un articolo pubblicato sul sito web di sinistra radicale Globalist, i militari turchi sarebbero entrati ad Afrin gridando 'Allah Akbar' e in precedenza avrebbero anche minacciato di 'tagliare la testa' ai curdi che non si sarebbero convertiti all'Islam.

La Turchia e il controverso rapporto con il mondo islamico

Gli episodi denunciati dai militanti curdi riaccendono il dibattito intorno ai legami esistenti tra la 'nuova Turchia' di Erdogan e il mondo dell'islamismo globale. Su tale questione, c'è da dire che gli opinionisti sostenitori del 'Sultano' affermano che la Turchia sia un baluardo nella lotta al terrorismo di matrice islamica e che l'islamismo proposto da Erdogan sia piuttosto moderato e rispettoso delle differenze religiose.

Di diversa opinione sono gli opinionisti anti-Erdogan e/o pro-curdi, secondo cui la stessa 'nuova Turchia' si starebbe pericolosamente 'islamizzando' sempre di più e fornirebbe appoggi, diretti e indiretti, a diverse formazioni terroristiche dell'Islam.

Ciò, sempre secondo gli stessi oppositori dell'attuale governo turco, avverrebbe particolarmente in Siria, dove il governo guidato da Erdogan lotta su vari fronti contrapposti.

Difatti, da una parte la Turchia combatte il governo siriano guidato da Assad e appoggiato dalla Russia e, dall'altra parte, gli stessi curdi e i ribelli siriani che si rifanno agli ideali democratici e secolari e che, non raramente, sono sostenuti dall'Occidente.