Tra il governo israeliano e diverse organizzazioni non governative non corre buon sangue da molto tempo. Difatti, è risaputo che molte ong sono fortemente sostenitrici della causa palestinese e tra queste vi è ad esempio Amnesty International, che diversi analisti sostengono sia stata finanziata dalla nota 'Open Society Foundation' di George Soros. Proprio lo stesso finanziere e filantropo statunitense di origine ebraica è considerato come uno dei più influenti sostenitori delle organizzazioni pro-palestinesi e/o antisioniste, tanto che recentemente il premier dello stato ebraico Benjamin Netanyahu ha sostenuto che sarebbe un 'nemico d'Israele'.
L'attacco di Netanyahu alla ONG statunitense
Recentemente, Netanyahu ha fortemente attaccato Soros e l'importante organizzazione non governativa statunitense 'New Israel Fund', generalmente critica verso le politiche del governo e vicina alla sinistra israeliana. Secondo il presidente dello stato ebraico, il fondatore della Open Society e la stessa ONG starebbero dietro il fallimento dell'accordo sui migranti africani tra Israele e il governo ruandese. Andando maggiorente nello specifico, il premier dello stato ebraico sostiene che le pressioni del New Israel Fund e del 'network sorosiano' avrebbero indotto il governo ruandese a rifiutare il trasferimento degli immigrati da Israele allo stato africano.
Inoltre, da diverso tempo Netanyahu e i sostenitori del sionismo affermano che Soros e le ONG avrebbero l'obiettivo di riempire Israele di immigrati africani e arabi nonché di 'islamizzarlo'.
La risposta dell'organizzazione umanitaria
Come riportato in un articolo pubblicato sul sito web del Times Of Israel, la reazione dei rappresentanti dell'organizzazione umanitaria non si è fatta attendere. La ONG ha sostenuto di essere pronta ad intraprendere azioni legali contro lo stesso presidente israeliano e il suo direttore Mickey Gitzin ha affermato che Netanyahu avrebbe sostenuto delle falsità in merito all'organizzazione non governativa. Difatti, lo stesso Gitzin ha ribadito che New Israel Fund non avrebbe avuto nessun contatto con il governo ruandese e tanto meno l'avrebbe potuto 'influenzare' in merito all'accordo sull'espulsione dei migranti di origine africana.
La diatriba tra Netanyahu e il New Israel Fund rientra nel sempre più forte 'scontro ideologico' che vede contrapposti il governo israeliano alle ONG di sinistra.