Un omicidio per futili motivi. I Carabinieri di Desio piccola frazione di Monza, hanno arrestato questa mattina Mario Zaffarana, un muratore di 59 anni per omicidio. L'uomo è stato accusato di avere ucciso un suo vicino di casa, Michelangelo Radaelli di 54 anni, originario del piccolo paese di Solaro nei pressi di Milano al termine di una lite generata per motivi banali. L'ordine di custodia cautelare in carcere è stato eseguito per ordine dei magistrati di Monza al termine di un'indagine durata mesi.

Le frequenti liti

Secondo le indagini effettuate dai carabinieri di Monza coordinate dal Pm Carlo Cinque che hanno dato seguito all'arresto del sospettato, le liti fra Michelangelo Radaelli e Mario Zaffarana erano iniziate tanto tempo prima.

I due vicini di casa, entrambi residenti nel piccolo comune di Desio, entravano sempre in conflitto per motivazioni di poco conto. Molto spesso litigavano ad esempio, perché Radaelli adoperava di sovente l'acqua condominiale per lavare la propria auto nei box del palazzo ad uso dei condomini, oppure perché essendo un tipo metodico e preciso, nei garage comuni, amava darsi una lavata dopo avere terminato il suo lavoro. Tanto che in occasione del solito contrasto avvenuto tra i due, Zaffarana aveva aggredito Radaelli nell'autorimessa sottostante lo stabile, davanti agli atri inquilini attoniti, l'uomo aveva picchiato selvaggiamente la vittima, procurandogli diverse ferite evidenti, tali da farlo finire in ospedale.

Ma Radaelli, che era di indole mite e non battagliera non aveva minimamente denunciato penalmente il suo aguzzino.

Il terribile omicidio

L'efferato omicidio è avvenuto il 22 dicembre scorso, all'ora di pranzo, proprio in quella piazzola antistante le autorimesse condominiali. L'assassino probabilmente al culmine della solita lite ha pugnalato mortalmente al collo Radaelli, lasciandolo esanime a terra e poi fuggendo via.

Secondo la ricostruzione dei carabinieri Zaffarana avrebbe agito indisturbato solo poche ore prima di andare a convalidare il rogito notarile dell'acquisto di un'altra casa presso Lambiate in provincia di Monza, dove poi si sarebbe alloggiato solo pochi giorni dopo. Evidentemente secondo gli investigatori, quelle piccole manie di pulizia all'assassino non sono andate giù, tanto da scatenare il lui la follia omicida.

L'arresto

Dopo mesi di indagini e di testimonianza raccolte, gli uomini della benemerita finalmente sono riusciti a dare un volto all'omicida del povero Michelangelo Radaelli, ucciso 'solo per le sue piccole manie di pulizia'. Colpevole di volere usufruire di tutti i vantaggi condominiali della vita da inquilino. Grazie al lavoro di ricostruzione dei Carabinieri di Monza, Mario Zarrafana è stato fermato per il brutale assassinio. Subito dopo l'arresto l'uomo è stato tradotto presso il carcere più vicino con l'accusa di omicidio per motivi di poco conto a disposizione dell'autorità giudiziaria.