Un altro 'genitore giustiziere', un caso di violenza a scuola assolutamente immotivato. Si tratta di un fenomeno che, diventando sempre più frequente, sta assumendo dimensioni invero preoccupanti. L'ultimo episodio della serie accade in Sicilia, a Palermo, dove un insegnante è stato aggredito e picchiato da un padre che è intervenuto allo scopo di punire il professore, 'reo' di aver rimproverato la figlia studentessa. Ulteriore aggravante di questa brutta storia la condizione di disabilità dell'insegnante che è ipovedente.

I fatti

Teatro della vicenda è l'istituto comprensivo 'Abba-Alighieri' di Palermo.

La ragazzina in questione frequenta la Scuola media e partecipava al corso pomeridiano. La studentessa avrebbe riferito al padre di aver ricevuto un rimprovero da parte del docente. Non è chiaro se la giovane ha parlato a voce al genitore, oppure lo ha avvisato tramire un SMS. In ogni caso l'uomo si è recato a scuola e, nel momento in cui il professore stava scendendo le scale per lasciare l'istituto e tornare a casa, lo ha aggredito con un pugno al volto. La vittima, impossibilitata a difendersi anche per la sua condizione, è caduta giù per le scale e l'aggressore, non contento, lo ha preso a calci sul corpo e sul volto. Il fracasso è stato ovviamente sentito dai bidelli che sono intervenuti per fermare il genitore infuriato ed hanno chiamato i carabinieri.

Ricoverato per una sospetta emorragia cerebrale

I bidelli hanno chiamato un'ambulanza, il docente è stato trasportato in ospedale dove si trova tutt'ora ricoverato. Tra le conseguenze più gravi dell'aggressione anche una sospetta emorragia cerebrale causata dai colpi subiti. La prognosi è di 25 giorni, salvo complicazioni. A rendere ancora più surreale questa storia ci sono le dichiarazioni della studentessa rilasciate alla stazione dei carabinieri.

Dinanzi ai militari, infatti, la ragazzina ha minimizzato l'accaduto e le conseguenti molto presunte responsabilità nei suoi confronti. Ci troviamo di fronte ad un uomo che, senza chiarire prima le circostanze dell'episodio, ha ben pensato di intervenire in un vero e proprio raid punitivo e per lui ora le conseguenze dal punto di vista penale potrebbero essere molto serie.

L'aggressione è accaduta all'interno di una scuola, dunque è possibile l'accusa di violenza nei confronti di un pubblico ufficiale. L'accaduto è stato segnalato anche agli agenti della squadra mobile della Questura di Palermo che stanno svolgendo tutte le indagini del caso.