Si intitola Coca Capitale, il servizio mandato in onda ieri sera, 29 aprile, da Le Iene su Italia1. L’inviata del fortunato programma di inchiesta targato Mediaset accompagna i telespettatori in un viaggio nella città di Roma che viene definita la Capitale anche della droga, in particolare della cocaina, sia ‘cruda’, ovvero quella classica in polvere, oppure ‘cotta’ fino a formare cristalli, il famigerato crack, che dà effetti più forti e una dipendenza immediata. Il viaggio della Iene nella cocalandia romana, effettuato in compagnia di due ‘esperti del settore’, entrambi a volto coperto, si divide tra i quartieri di Ostia, San Basilio, Laurentino 38, Tor Bella Monaca, Romanina e mostra uno spaccato di una città divenuta una immensa piazza di spaccio a cielo aperto.

Il crack venduto a Ostia

Il servizio delle Iene su Coca Capitale si apre con le immagini di un appartamento di Ostia, definitaroccaforte del clan Spada”, dove uno spacciatore è impegnato a confezionare dosi di cocaina per un suo cliente, un ‘cane sciolto’ della malavita romana chiamato ‘er secco’, divenuto collaboratore occasionale dei giornalisti di Italia 1 e dotato di telecamera nascosta. Cocaina non solo cruda, ma anche cotta in cristalli da fumare: il crack, venduto a 100 euro al grammo. Altro flash al Laurentino 38, quartiere-dormitorio situato vicino all’Eur, in casa di ‘er pistola’, descritto come uno spacciatore al dettaglio di polvere bianca che, naturalmente, come fatto da ‘er secco’, decide di coprire il suo volto con un passamontagna.

I due raccontano la loro lunga esperienza nel mondo della cocaina, sia come consumatori che, soprattutto, come spacciatori. Due ‘cani sciolti’ che, nel gergo criminale, significa non legati a nessuna organizzazione criminale.

Le piazze di spaccio della Capitale e le famiglie che le comandano

Secondo l’inviata delle Iene, Roma sarebbe diventata una “vera e propria narco-città, il centro del traffico della droga in Italia e non solo”.

Secondo i dati forniti dal ‘Terzo rapporto sulle mafie nel Lazio’, pubblicato appena pochi giorni fa, Roma sarebbe diventata un “megastore” con lo spaccio di droga attivo 24 ore su 24 come nel quartiere napoletano di Scampia. I clan che si spartiscono il territorio, poi, sarebbero circa un centinaio, tra romani, napoletani, calabresi, siciliani e rom.

‘Er pistola’ racconta quello che tutti già sanno, ovvero che a Ostia comandano gli ‘zingari’ della famiglia Spada, nonostante gli arresti subiti negli ultimi mesi, che alla Romanina domina l’altra storica famiglia rom, quella dei Casamonica, mentre a Tor Bella Monaca le piazze di spaccio sono divise tra diverse famiglie (Senese, Cordaro). Più simile alla situazione napoletana la situazione nel quartiere di San Basilio, (famiglia Primavera e ‘ndrina calabrese dei Gallace-Romagnoli) descritto come un vero fortino, sempre sorvegliato da vedette e dove chi sgarra sparisce senza lasciare tracce.