E' rimasto in silenzio per alcuni secondi quando hanno bussato alla porta del suo appartamento in Sardegna ed hanno spiegato di essere dell'Fbi. Un cittadino italiano è stato sottoposto ad interrogatorio dagli agenti della polizia federale degli Stati Uniti. All'uomo è bastato poco per comprendere che non si trattava di uno scherzo e di trovarsi, a sua insaputa, coinvolto in un'inchiesta sull'Isis. In particolare gli agenti hanno voluto far chiarezza su un selfie che il sardo aveva scattato durante una vacanza a New York. Nell'immagine compariva il logo dello Stato islamico, ma l'italiano con la propaganda jihadista non centrava nulla, come ha successivamente spiegato il capo dell'agenzia antiterrorismo della Grande Mela.

Gli inquirenti hanno scoperto che la foto ricordo della vacanza negli States dell'ignaro turista italiano era stata ritoccata con Photoshop dall'Isis. Dopo l'attentato al Port Authority, i controlli sono diventati ancora più serrati e le immagini di quell'uomo, col viso coperto da una sciarpa nera e posizionato davanti al Metropolitan Museum of Art, meritavano un approfondimento.

Lo scatto era stato modificato dall'Isis

Già nella fase preliminare delle indagini gli esperti avevano intuito che c'era qualcosa che non quadrava in quella foto. Nel corso dell'interrogatorio il turista ha raccontato di aver trascorso una vacanza favolosa a New York e che non riusciva a darsi una spiegazione per quella foto pubblicata sui social network.

"Non sono assolutamente affiliato all'Isis". I particolari della vicenda sono stati illustrati dal capo della Task Force del Terrorismo Bryan Paarmann. "Gli investigatori avevano stabilito che c'era l'80% di possibilità che quella foto fosse stata modificata". Nonostante ciò la polizia ha voluto sgomberare il campo da qualsiasi dubbio e si è recata al museo per acquisire gli elementi necessari per risalire all'identità della persona ritratta in foto.

'Indossavo la sciarpa nera perché faceva freddo'

Gli agenti hanno acquisito il filmato dell'impianto di video sorveglianza ed hanno recuperato i dati della carta di credito con la quale aveva pagato l'ingresso. Elementi che sono stati sufficienti ad individuare i profili social del sardo. "Lo abbiamo rintracciato nel suo paese di origine e ci ha spiegato che ha scattato quella foto poco dopo essere arrivato a New York per le festività natalizie".

Inoltre l'italiano ha rimarcato che si era coperto con la sciarpa per ripararsi dal freddo (nello scatto si notano le strade innevate). L'agente speciale Bryan Paarmann ha spiegato che non è la prima volta che l'Isis utilizza foto ritoccate di persone innocenti per scopi di propaganda.