Sulla questione delle armi chimiche in Siria è ormai 'muro contro muro'. Il raid statunitense, con la fattiva collaborazione di Regno Unito e Francia, c'è stato. In fin dei conti i danni sono stati limitati a strutture militari e farmaceutiche nelle quali, secondo Washington, venivano create le armi proibite. La versione del Cremlino è sempre stata differente, per la Russia è tutta una montatura messa in piedi dai ribelli allo scopo di far puntare l'indice contro il governo di Damasco. Ora le forze armate russe sostengono di aver trovato una struttura a Douma, teatro del presunto attacco chimico e recentemente strappata dall'esercito siriano ai miliziani di Jaysh al-Islam.

All'interno del fabbricato la fonte ha sottolineato di aver scoperto un laboratorio chimico.

'Sostanze usate dai miliziani per il falso attacco chimico'

Mosca non ha dubbi, la tesi della montatura è stata sostenuta fin dall'inizio da Vladimir Putin e dal suo governo. Non è un parere neutrale, la Russia è il più potente alleato di Bashar al-Assad, ma si tratta comunque di una campana che va ascoltata, allo stesso modo in cui vengono accolte le tesi occidentali. Ad oggi non c'è alcuna prova concreta che siano stati i militari di Damasco ad usare gli agenti tossici, né tantomeno questa ipotesi può essere smentita. Pertanto le prese di posizione ufficiali sulla questione ribadiscono un cieco concetto di alleanze internazionali, ma niente di concreto riguardo al vero nodo della questione.

Tornando a ciò che hanno scoperto i militari russi, si tratta di un laboratorio probabilmente utilizzato per fabbricare le armi chimiche nelle disponibilità delle milizie jihadiste. "Il laboratorio ed il deposito di sostanze chimiche sono stati rinvenuti nel corso di un'ispezione nella città riconquistata di Douma - ha detto il portavoce delle truppe radiologiche, chimiche e biologiche di Mosca, Alexandr Rodionov, citato dall'emittente russa 'Rossiya-24' - ed abbiamo scoperto tracce di agenti chimici proibiti tra cui un contenitore con cloro, molto simile a quello usato per mettere in atto il falso attacco chimico".

La notizia è stata diffusa dall'agenzia Interfax.

Gli ispettori dell'Opac a Douma

Intanto sono arrivati a Douma gli ispettori dell'Opac, l'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche. Compito dell'ispezione sarà quello di raccogliere campioni biologici onde scoprire la verità su quanto accaduto. Gli ispettori saranno accompagnati da esponenti del governo e delle forze armate siriane.