Essere uccisi dopo aver chiesto lo stipendio? Si è possibile, ed è accaduto ad una ragazza di 16 anni che svolgeva la professione di domestica in una cittadina dell'India. La notizia è stata riportata dal Indian Express, che ha rivelato i dettagli raccapriccianti della vicenda. Soni (il nome della sfortunata protagonista dell'episodio) svolgeva la mansione di domestica per conto di un'agenzia di pulizie, la quale aveva stipulato con la ragazza un contratto annuale. Peccato però che, come spesso anche oggi succede in altre parti della Terra, il compenso dovuto non veniva mai versato alla ragazza: quasi tutto andava all'agenzia.
La ragazzina in questione si è però ribellata senza pensare alle conseguenze del suo gesto: dopo un dibattito verbale, il capo dell'agenzia, il signor Manjeet Singh Karketa, l'ha brutalmente strangolata .
India: un caso raccapricciante
Il tutto ha inizio nel mese di maggio, periodo corrispondente al pagamento del dovuto per il mese di aprile. La donna in questione aveva chiesto al 'capo' il proprio stipendio, rivelando però l'intenzione di abbandonare la mansione per tornare a cercare un altro impiego. Il manager dell'agenzia non ha gradito l'intenzione del licenziamento della donna, invitandola a rifletter bene sulla decisione da prendere. La ragazza 16enne però è stata intransigente: non voleva continuare a lavorare.
Dopo averlo comunicato per l'ennesima volta al proprio datore di lavoro, questo le ha stretto le mani al collo e l'ha uccisa.
Grazie all'aiuto di altri dipendenti dell'azienda, Karketa ha fatto a pezzi il corpo della ragazza gettandolo in uno scarico. Sfortunatamente per i killer, i resti della ragazzina sono stati individuati poco dopo, cosi come il nome di Karketa.
Sono bastate infatti le confessioni di alcuni vicini di casa della ragazza per capire chi potesse essere l'artefice dell'omicidio: dopo un breve interrogatorio, e dietro una palese confessione, il 30enne è stato arrestato. Stando a quanto comunicato dalla polizia, l'uomo pare aver riferito che avrebbe in un primo momento cercato di tranquillizzare la dipendente, salvo poi decidere di ucciderla.
Gli sviluppi
Le indagini proseguiranno, poiché altre giovani ragazze fanno parte dell'azienda, svolgendo sempre la mansione di domestiche presso abitazioni di Nuova Delhi. Si cercherà di capire se queste adolescenti abbiano subito violenze o minacce. La polizia ha inoltre confermato che il contratto della 16enne prevedeva il pagamento di 6.000 rupie al mese (circa 75 euro), in questo caso - e probabilmente in tutti gli altri - la ragazza pare non abbia mai visto nemmeno l'ombra del suo stipendio.