Nuovi clamorosi sviluppi nelle indagini sull’omicidio di Pamela Mastropietro. La notizia del giorno è il nuovo ordine di custodia cautelare per omicidio volontario, notificato in carcere ad Innocent Oseghale. Il nigeriano, fino ad oggi, era formalmente accusato solo di occultamento di cadavere e spaccio di droga. Secondo il procuratore di Macerata, Giuseppe Giorgio, Oseghale avrebbe anche costretto Pamela ad un rapporto intimo completo quando la ragazza era già sotto l’effetto dell’eroina da lui stesso procuratale insieme ai suoi presunti complici, Lucky Desmond e Awelima Lucky.

Ma il Gip maceratese, Giovanni Maria Manzoni, ha ritenuto di non dover inserire l’accusa di violenza sessuale nell’ordine di custodia, in quanto non avrebbe riscontrato per il momento i gravi indizi di colpevolezza richiesti.

I particolari della violenza di Oseghale su Pamela Mastropietro

Anche se, come dimostrano le posizioni diametralmente opposte prese da procuratore e Gip di Macerata, non è stata ancora provata la violenza sessuale compiuta da Innocent Oseghale su Pamela Mastropietro, il procuratore Giorgio è i carabinieri del Ris, che indagano sul caso, sono convinti di aver raccolto tutti gli elementi utili per inchiodare il nigeriano anche per questo reato, oltre naturalmente che per l’omicidio e il depezzamento della giovane romana.

Secondo quanto riportato, tra gli altri, dal Fatto Quotidiano e da Repubblica, il procuratore di Macerata ha spiegato che Oseghale avrebbe abusato di Pamela quando la ragazza si trovava in “condizioni fisiche menomate” per colpa della dose di eroina appena assunta.

Ris: ‘Rapporto intimo completo’

Inoltre, spiega Giuseppe Giorgio, il Reparto Investigazioni Scientifiche dell’Arma dei carabinieri, il famoso Ris, che sta indagando sul caso, avrebbe accertato, sulla base dei risultati degli esami sulle tracce di dna raccolte nell’appartamento dello spacciatore nigeriano e sui resti della povera pamela mastropietro, che tra i due giovani sarebbe stato consumato un rapporto sessuale completo.

Ad inchiodare Oseghale ci sarebbe anche la testimonianza del quarto indagato (a piede libero) dell’inchiesta: Anthony Anianu, anche lui di nazionalità nigeriana. Secondo Anianu, infatti, il connazionale gli avrebbe riferito di aver prima stordito e poi inferto due coltellate a Pamela, dopo che la ragazza si era sentita male, forse per una overdose. Elementi che, però (soprattutto le risultanze del Ris) non hanno convinto fino in fondo il Gip che, come detto, ha per il momento chiuso in un cassetto l’accusa di stupro.