La mattina di Pasqua, al Roxy Bar presso la Romanina (quartiere di Roma), hanno fatto incursione due esponenti del clan dei Casamonica. Senza alcun motivo hanno aggredito verbalmente i titolari dell'esercizio commerciale, devastando il locale. La sindaca Virginia Raggi ha commentato l'accaduto su Twitter, lanciando l'hashtag #FuoriLaMafiaDaRoma.

Paura e terrore al Roxy Bar

I fatti risalgono alla mattina di Pasqua. Mentre i proprietari del Roxy Bar stavano servendo i clienti, nel locale sono piombati due esponenti del clan dei casamonica: con fare minaccioso hanno chiesto di essere serviti, ma il titolare non ha risposto subito alla loro richiesta.

I due malviventi, così, hanno iniziato a disturbare i clienti, con una donna disabile che li ha rimproverati, invitandoli a lasciare il bar, scatenando la reazione violenta di entrambi. I due aggressori, infatti, dapprima le hanno strappato via gli occhiali, e poi l'hanno picchiata con una cinghia.

In seguito all'aggressione, il negozio si è svuotato. Dopo essere andati via, i Casamonica, non contenti, sono tornati dopo circa mezz'ora per devastare brutalmente l'attività commerciale, urlando che erano loro i veri proprietari. Le telecamere di sorveglianza hanno ripreso l'intera vicenda, e per gli inquirenti non è stato difficile identificare gli aggressori: si tratta di Antonio Casamonica e di suo cugino Alfredo Di Silvio.

Violenza e minacce

Roxana, titolare del Roxy Bar, ha dichiarato di non aver paura e di non avere alcuna intenzione di arrendersi. Il marito, pestato a sangue ed ora in fase di ripresa, teme che i Casamonica possano vendicarsi suoi suoi figli, ma allo stesso tempo ha affermato di non voler mollare. Al momento, la signora ha rivelato che l'unica cosa giusta che secondo lei si poteva fare dopo il terribile episodio è stata proprio la denuncia presso le autorità preposte.

Le istituzioni non abbassano la guardia, con la prima cittadina di Roma, Virginia Raggi, che ha lanciato su Twitter l'hashtag #FuoriLaMafiaDaRoma.

L'indagine è stata affidati ai magistrati della Dda, i quali non escludono che, tra le accuse che pendono sui responsabili della vicenda, si possa aggiungere anche l'aggravante mafiosa.

Minacce dopo l'aggressione

Il clan, venuto a conoscenza della denuncia, non è rimasto a guardare. Stavolta è intervenuto Enrico, nonno dei fratelli Di Silvio, il quale si è presentato al bar per ordinare un caffè, prima di intimare al titolare di ritirare le sue accuse, altrimenti lo avrebbe ammazzato. Il locale è rimasto chiuso per due giorni, fino a quando Roxana e il marito non hanno deciso di rialzare nuovamente la saracinesca. Hanno fatto troppi sacrifici per aprire la loro attività e, anche se temono per la loro vita, non vogliono abbandonare il loro progetto.

Solidarietà dal mondo della politica

Ai due titolari del Roxy Bar, in questi giorni sono giunte diverse manifestazioni di solidarietà da parte di esponenti della politica.

Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha garantito alle vittime dell'aggressione assistenza legale, affermando che l'ente si costituirà parte civile durante il processo. Inoltre ha assicurato che verrà versato un contributo economico a titolo di risarcimento danni ai proprietari dell'esercizio commerciale, per permettergli di sistemare il locale.

Solidarietà anche da parte dell'ex Presidente della Camera, Laura Boldrini, mentre la sindaca Virginia Raggi si è presentata direttamente al Roxy Bar per prendere un "caffè della legalità".