Un carico di cocaina impressionante: 11 chili. Sequestrati lo scorso luglio, tutti destinati al mercato della Sardegna e trasportati, secondo quanto accertato dagli investigatori della Guardia di Finanza di Cagliari, da Loris Sabatucci, 41 anni, originario di Pavia, volto molto conosciuto dalle Forze dell’Ordine, che la scorsa mattina ha ricevuto dalle Fiamme Gialle la misura cautelare in carcere, dato che già si trovava agli arresti domiciliari per altri reati. Sabatucci infatti era stato arrestato dai finanzieri lo scorso 12 dicembre, perché era stato “beccato” mentre scortava un carico di ben 12 tonnellate di sigarette di contrabbando.
L’uomo era finito in carcere e poi ai domiciliari e su di lui pesava l’accusa di aver messo in piedi - con la collaborazione di due giovani moldavi – una vera e propria fabbrica di tabacchi. In una sorta di grande capannone – situato vicino a Pavia – dove gli investigatori avevano recuperato numerosi macchinari industriali per la produzione e il successivo impacchettamento delle sigarette, che poi venivano tranquillamente immesse nel mercato ufficiale.
Cocaina nell’elicottero
Secondo quanto ricostruito dal G.I.C.O della Finanza, il gruppo di investigazione sulla criminalità organizzata, gli oltre undici chili di cocaina sequestrati nelle vicinanze di Cagliari lo scorso luglio (in quell’occasione erano finite in manette tre persone, che tuttora si trovano in carcere), sarebbero stati trasportati da Loris Sabatucci che non solo avrebbe fatto da corriere ma – secondo quanto emerso dalle indagini degli investigatori delle Fiamme Gialle – sarebbe stato anche uno degli organizzatori del traffico.
L’uomo infatti era il proprietario dell’aereo, anche se poi è emerso che il velivolo era stato intestato ad una società con sede all’estero ma riconducibile all’uomo. Da queste indagini è poi emerso che il patrimonio di Sabatucci – ufficialmente nulla tenente – era piuttosto rilevante e superava il milione di euro tra immobili, auto e partecipazioni in società quasi tutte intestate a persone a lui vicine.
Pericolo di fuga
L’arresto di Loris Sabatucci è nato da un intenso lavoro di investigazione degli uomini della Guardia di Finanza. Tutto infatti ebbe inizio con il sequestro della cocaina e l’individuazione (non facile) del proprietario reale del mezzo utilizzato per trasportare la droga. Poi – grazie ai mezzi che hanno a disposizione le Fiamme Gialle – gli investigatori hanno ricostruito il patrimonio dell’arrestato che era sproporzionato rispetto alle sue possibilità.
Ed è stato proprio anche questo uno dei motivi per cui la Finanza ha accelerato i tempi, considerando che ci fosse un pericolo di fuga ma soprattutto ipotizzando che l’uomo – allarmato per i suoi guai con la giustizia – potesse nascondere i soldi che in caso di condanna verranno appunto confiscati.