Facebook può essere un luogo di ritrovo di vecchi conoscenti o amici di scuola di cui si sono perse le tracce da anni, può essere l'occasione per fare nuove amicizie ma, a volte, dietro al social network più famoso si possono nascondere insidie che portano a eventi dolorosi, indimenticabili e che segnano tutta la vita.

Questo è quello che è successo a una ragazza di 14 anni di Castellammare (Napoli) che ha conosciuto tramite Facebook quello che si fingeva un ragazzo interessato a lei e a fare la sua conoscenza. Una richiesta di amicizia accettata, sempre maggiore confidenza tra i due e diversi messaggi in privato.

Sarebbe proprio in uno di questi messaggi che il violentatore avrebbe invitato la ragazza a una festa che si sarebbe tenuta ad Angri (non lontano da Salerno). La quattordicenne, originaria di Sant'Antonio Abate, attratta come molte sue coetanee dal divertimento e dalle feste, si è recata nel luogo indicato dall'uomo. Al suo arrivo non ha trovato, però, giovani come lei che si divertivano tra musica e risate ma solo un uomo che, dopo essersi trovato da solo di fronte a una ragazzina, ha abusato di lei.

La ragazza è poi riuscita a scappare, si è recata all'ospedale San Leonardo di Castellammare insieme alla mamma ed ha raccontato ai medici l'accaduto. Il personale dell'ospedale, dopo averla visitata, ha confermato la violenza.

La quattordicenne, assistita da una psicologa, ha poi anche denunciato l'accaduto alla polizia di Angri, che ha avviato le indagini.

Un caso di tentata violenza anche ai danni di alcune ragazzine

Anche a Barano d'Ischia, piccolo paesino dell'isola di Ischia, pochi giorni fa un episodio rischiava di finire in tragedia per due ragazze minorenni.

Un bengalese di 30 anni, infatti, si è avvicinato mentre erano alla fermata dell'autobus ed ha cominciato a dedicare loro particolari attenzioni.

Le due ragazze, di 17 e 15 anni, hanno raccontato alle forze dell'ordine che l'uomo, avvicinandosi prima con un banale pretesto per intavolare una conversazione, avrebbe poi provato più volte a palpeggiarle ed a baciarle.

Dopo aver ricevuto il rifiuto delle due ragazzine che lo hanno respinto con decisione, l'uomo si è abbassato i pantaloni mettendo in atto gesti che hanno portato la Procura della Repubblica ad avviare delle indagini per atti osceni in luogo pubblico, adescamento di minorenni e tentata violenza sessuale. L'uomo è stato, infatti, fermato dai carabinieri e segnalato al magistrato che ha disposto per lui la misura cautelare domiciliare (perché non ha precedenti penali).