Passano le ore, ma Iuschra Gazi sembra ormai scomparsa nel nulla. La bimba pachistana di 12 anni, affetta da autismo, ha fatto perdere le proprie tracce giovedì 19 luglio verso mezzogiorno, durante una gita nella zona boschiva di Serle, sull'Altopiano di Cariadeghe, nel Bresciano. La piccola improvvisamente si è messa a correre, sfuggendo ai volontari del Fobap, l’associazione che aveva organizzato l’escursione, riservata ad un gruppo di bambini con disabilità. Da quando è stato dato l’allarme le ricerche sono proseguite incessantemente con circa 300 uomini, divisi in 31 squadre, che stanno ispezionando il territorio, particolarmente impervio perché ricco di grotte, cavità carsiche e crepacci: nelle operazioni sono impegnate unità cinofile, elicotteri e droni con sensori termici, ma finora tutti gli sforzi sono stati vani.

La bambina potrebbe essersi rifugiata in una grotta

Secondo molti soccorritori la bambina potrebbe aver trovato riparo in una delle numerose grotte della zona, che gli speleologi continuano a perlustrare. Come detto i rilevatori dei droni non hanno registrato nessun segnale di calore sulla superficie dei boschi, il che fa pensare che la piccola possa essersi rifugiata in una di queste cavità. Tuttavia le piste seguite dai cani non hanno portato a nulla, così come si è rivelato del tutto infondato il suggerimento di una veggente. Per qualche minuto è stata diffusa in quei luoghi anche la canzone preferita da Iuschra, quella che il padre, sempre presente durante le operazioni, era solito cantarle per tranquillizzarla.

L’uomo appare molto provato ed è costantemente assistito da una psicologa che lo ha anche obbligato ad andare a riposarsi, dopo giorni passati a seguire incessantemente le ricerche senza mai abbandonare la propria postazione.

Col passare delle ore aumentano i timori per la sorte di Iuschra

Ma con il passare delle ore aumentano i timori che possa essere accaduto qualcosa di irreparabile alla bambina, che nessuno ha più visto dal momento della scomparsa, a parte un testimone che ha notato la piccola che correva via dal gruppo.

I vertici della prefettura di Brescia hanno spiegato che continuano le ricerche di una persona viva, perché ad oggi non c’è nessun elemento per pensare il contrario. Ma se le operazioni dovessero risultare ancora infruttuose, senza trovare nemmeno una traccia del passaggio di Iuschra, nelle prossime ore potrebbe essere stabilito un ridimensionamento degli uomini in campo.

Chi guida le operazioni giudica altamente improbabile che la bambina sia ancora in superficie. Quindi, di fronte ad un altro nulla di fatto, è possibile che, visti i troppi giorni passati dal momento della scomparsa, le ricerche proseguiranno con meno risorse a disposizione. Nel frattempo la procura di Brescia ha aperto un’inchiesta, al momento contro ignoti, per la sparizione della piccola: si vogliono accertare eventuali responsabilità degli operatori della onlus che erano con lei e che se la sarebbero lasciata sfuggire.