Trovata piantagione di marijuana grazie al satellite di Google Maps, la famosa piattaforma che permette di visualizzare le fotografie delle varie aree del mondo con un semplice click. Il vivaio è stato scoperto dai Carabinieri della Stazione di Ariccia, in provincia di Roma. Il proprietario dell'enorme piantagione, un 26enne, è stato arrestato con l'accusa di coltivazione e produzione di sostanze stupefacenti.

La vicenda della piantagione di piante di cannabis

Una vicenda che ha davvero dell'incredibile, quella verificatosi nelle campagne fra Aprilia e Lanuvio, in cui ancora una volta la tecnologia ha avuto un ruolo determinante ed immediato.

Tutto è cominciato grazie all'olfatto sopraffino di un Carabiniere fuori servizio che stava transitando proprio nelle vicinanze della piantagione: all'improvviso l'uomo ha avvertito inspiegabilmente un forte odore di marijuana proprio in campagna senza però riuscire a trovare la fonte. Una cosa alquanto insolita, che ha spinto il carabiniere ad allertare i colleghi per poter localizzare la piantagione e far luce sulla curiosa vicenda.

Il ruolo delle forze dell'ordine

Una volta scattato l'allarme, i Carabinieri hanno avviato una attività di ricerca per poter localizzare le piante di marijuana, scoprendo infine che queste erano talmente alte (circa tre metri) da essere addirittura visibili anche ad occhio nudo dal satellite di Google Maps, la famosa piattaforma che permette di localizzare strade e luoghi in ogni angolo del mondo con estrema nitidezza e precisione.

Una volta trovata la piantagione di piante di cannabis, le forze dell'ordine si sono rese conto che i campi coltivati da cannabis erano anche "nascosti" da sterpaglie e dirupi, così da non essere scoperti.

Il proprietario è un ragazzo di ventisei anni

I Carabinieri hanno poi scoperto che il proprietario della piantagione di marijuana è un 26enne che non solo coltivava le sostanze stupefacenti, ma le confezionava.

Nell'abitazione del giovane è stata rinvenuta altra cannabis già essiccata e imbustata e del materiale necessario per il confezionamento. Il ragazzo, finito in manette, è ora nel carcere di Velletri in attesa di essere interrogato dalla Procura. La sostanza, così come l'intera piantagione, è stata sequestrata. Se fosse riuscito a vendere la sostanza e se fosse riuscito a diffonderla sul mercato, gli avrebbe fruttato molte migliaia di euro.