Il 15 agosto è venuta a mancare Rita Borsellino, sorella del magistrato Paolo, morto per mano della mafia il 19 luglio 1992, in seguito all'attentato di Via D'Amelio. La donna aveva 73 anni, era malata da tempo e il suo stato di salute era peggiorato negli ultimi tempi. Era ricoverata all'ospedale Civico di Palermo. La camera ardente dovrebbe essere allestita presso un bene confiscato alla mafia e assegnato al centro studi Paolo Borsellino.
Rita Borsellino era la minore di quattro fratelli ed era rimasta vedova del marito Renato Fiore nel mese di febbraio.
Da vicepresidente di Libera all'impegno in politica
Dopo l'assassinio del fratello, Rita Borsellino divenne una delle maggiori protagoniste della lotta alla mafia. Nel 1995 fu nominata vicepresidente di Libera, associazione fondata da Don Luigi Ciotti che porta avanti una serrata battaglia contro Cosa Nostra. Circa dieci anni dopo lasciò quest'incarico per dedicarsi alla Politica, candidandosi alla presidenza della Regione Sicilia per il centrosinistra dopo aver vinto le primarie. La tornata elettorale vide la vittoria e la conferma di Salvatore Cuffaro, ma la Borsellino riuscì comunque a conseguire un ottimo risultato, raccogliendo il 41% dei voti.
Nel 2009 fu eletta europarlamentare per il PD, e circa tre anni dopo partecipò alle primarie come candidata a sindaco di Palermo, ma fu battuta per un pugno di voti da Fabrizio Ferrandelli.
Lo scorso 19 luglio, in occasione del ventiseiesimo anniversario dalla strage di Via D'Amelio, la Borsellino disse che la cosa migliore per portare avanti gli ideali di giustizia difesi dal fratello Paolo, era continuare a impegnarsi quotidianamente per ottenere la verità.
Mattarella, il sindaco di Palermo e Maria Falcone ricordano Rita Borsellino
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricordato Rita Borsellino con le seguenti parole: "Ho appreso con grande tristezza della scomparsa di Rita Borsellino, alla quale mi legavano sentimenti di vera amicizia e di condivisione. Con coraggio e determinazione ha raccolto l'insegnamento del fratello Paolo, divenendo testimone autorevole e autentica dell'antimafia, un punto di riferimento per legalità e impegno per migliaia di giovani.
Ai suoi familiari esprimo la mia vicinanza e la più grande solidarietà".
Anche il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha voluto ricordare la sorella di Paolo Borsellino con parole di grande dolore: "Con la sua dolce determinazione ha combattuto tante battaglie non solo di legalità e civiltà nella nostra isola e nel nostro Paese. Ha saputo trasformare la tragedia e la violenza che hanno colpito la sua famiglia in impegno civile; un impegno che ha contribuito a cambiare Palermo e che rimarrà scolpito nella storia e nella memoria di questa città. In questo momento triste sono vicino alla sua straordinaria famiglia, cui va un caloroso abbraccio".
Maria Falcone, sorella del compianto magistrato Giovanni, ha espresso la sua vicinanza alla famiglia Borsellino: "Con Rita Borsellino scompare una figura di grande umanità e una vera combattente per l'affermazione dei valori della legalità e della democrazia.
Reagì al grande dolore per la drammatica perdita del fratello Paolo con la determinazione di far continuare a vivere le idee per cui lui aveva lottato fino alla morte".
Infine la presidente della Fondazione Falcone ha affermato: "Oltre all'impegno nelle istituzioni, è stata testimone dell'importanza della memoria nella costruzione di un futuro libero dalle mafie. La ricorderemo sempre con gratitudine e affetto".