Quella di cui si sta per parlare è purtroppo un'altra di quelle notizie riguardanti il crollo del ponte Morandi a Genova, avvenuto nella giornata di martedì 14 agosto. Una vera e propria tragedia visto che purtroppo non si ferma il conto delle vittime e stando agli ultimi dati forniti dalla Prefettura, nel corso della notte il bilancio delle vittime è salito a 37 morti, di cui cinque non ancora identificati. Tra queste ci sono anche Samuele, un bimbo di appena sette anni, e i suoi genitori, Roberto Robbiano di 44 anni ed Ersilia Piccinino, di 41 anni.
I tre si trovavano sul tratto perché stavano andando in Sardegna per le vacanze.
Genova, Samuele e i suoi genitori coinvolti nel crollo del ponte Morandi
Un'intera famiglia distrutta dal disastro che si è verificato sul ponte Morandi di Genova. Il papà di Samuele, era un tecnico informatico che lavorava presso l'azienda Selt e proprio nelle ore precedenti alla partenza aveva annunciato con tutto il suo entusiasmo l'imminente partenza da Voltri, quartiere della città di Genova, verso la Sardegna per andare a godersi le meritate ferie assieme a sua moglie e soprattutto al loro piccolo Samuele. L'uomo aveva pubblicato un post con l'immagine della Sardegna ripresa dall'alto, isola che purtroppo non sono mai riusciti a raggiungere perché il loro viaggio, purtroppo, si è fermato su quel maledetto ponte.
Stando a quanto riferiscono organi di stampa, gli addetti ai soccorsi hanno ritrovato la loro autovettura proprio sui binari della ferrovia di Fegino, stracolma di bagagli e oggetti utili per trascorrere le vacanze a mare. Tra ombrelloni, secchielli e palette, però, c'era anche uno smartphone sul cruscotto che squillava senza sosta: era la nonna del piccolo Samuele che tentava di mettersi in contatto con sua figlia purtroppo senza riuscirci.
Una volta trovati i loro corpi, però, erano tutti e tre senza vita. A poca distanza dall'auto di Samuele e i suoi genitori, i Vigili del Fuoco hanno trovato anche un'altra auto con un'altra famiglia composta da Paolo, Annamaria e il loro piccolo Jacopo, di appena nove anni. Dopo il tragico crollo del ponte Morandi di Genova, nella notte è sceso a sedici il numero dei feriti che sono attualmente ricoverati in ospedale, tra cui dodici di questi si trovano in codice rosso. Continuano ad andare avanti invece le ricerche da parte degli addetti ai lavori e i tentativi di estrarre ancora altri superstiti da sotto le macerie.