A poche ore dal crollo del ponte a Genova, parte la caccia al responsabile. Il ministro Di Maio parla di revoca della concessione ad Atlantia, la società che fa capo alla famiglia Benetton. peccato però, che i termini di tale concessione non siano noti perché secretati manco fosse una questione di sicurezza nazionale. Aspetti fondamentali della concessione non sono pubblici.

Infatti, seppur allentata dall'ex ministro Del Rio, la segretezza sulla concessione che regola i rapporti tra Autostrade e lo Stato, è ancora in larga misura attiva, per quanto riguarda aspetti fondamentali, come remunerazione, gli aggiornamenti delle tariffe, il prospetto economico e finanziario, le opere da realizzare, le penali per gli investimenti non realizzati, il programma degli investimenti, le manutenzioni da svolgere.

Quindi come capire se ci sono state mancanze da parte del gestore nel caso del ponte Morandi? Molto difficile, se è stata la stessa Autorità dei Trasporti, in tempi non sospetti a sollecitare tali informazioni, per poter adempiere al proprio dovere istituzionale.

Gli adeguamenti tariffari

Possiamo facilmente capire quanto questo punto sia di cruciale importanza per capire se chi doveva fare non ha fatto, perché non previsto dalla concessione o perché di tale concessione non ne ha rispettato i termini. E allora, in questo ultimo caso si porrebbe un nuovo interrogativo sulle responsabilità dello Stato, che doveva vigilare e non lo ha fatto. Tutto questo a fronte dei rincari che ogni anno, in misura ben maggiore dell'inflazione, vengono permessi ad Autostrade sulle tratte di competenza.

Aumenti che si basano, come ci fa sapere il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti su “parametri legati all’inflazione, alla qualità, al recupero della produttività, nonché agli investimenti in beni devolvibili effettuati”. Inoltre Banca d'Italia, in audizione alla Camera dei Deputati già nel lontano 2015, ci informava che l'aumento delle tarife autostradali servono anche a remunerare investimenti aggiuntivi cui i cessionari si siano obbligati contrattualmente.

Ma come fare a valutare tutto ciò, se poi, i termini della concessione non sono pubblici? Come capire se il piano economico- finanziario del gestore è secretato?

Conclusione

Appare del tutto evidente la necessità di pubblicare integralmente i termini delle concessioni autostradali, sopratutto oggi, con tanti morti che chiedono giustizia e di fronte ad un Paese che si interroga sulla sicurezza delle strade italiane