"Mi spiace, ma io affitto solo alle famiglie normali, non ai gay". E' questa la motivazione, assurda, utilizzata dal proprietario di un immobile in affitto a Casarano, comune salentino in provincia di Lecce. L'uomo aveva trovato tramite un'agenzia immobiliare locale due inquilini, ma una volta appreso che si trattava di una coppia omosessuale non ha voluto consegnare le chiavi dell'appartamento. E pazienza se i due ragazzi avevano già versato i soldi della caparra e preparato "le carte". La storia, raccontata dalla stampa locale, ha già fatto il giro del web.

I due ragazzi avevano già versato la caparra

Qualche settimana fa, due ragazzi leccesi (uno già residente a Casarano e l'altro di Gallipoli) hanno iniziato a visionare vari annunci d'affitto casa. Dopo aver trovato un'inserzione particolarmente interessante, hanno contattato l'agente immobiliare e hanno chiesto di vedere la casa. L'appartamentino, ospitato in un condominio di via Bergamo, non lontano dallo stadio comunale, non era neppure troppo caro ed i due giovani si sono convinti: hanno fatto partire le trattative e preparato i documenti necessari (copia dei documenti d'identità e delle loro buste paga attestanti le loro reali capacità economiche). Tutto è risultato in regola e la coppia ha così firmato il compromesso procedendo al versamento della caparra (300 euro, come documentato da regolare ricevuta); felici di aver trovato una bella sistemazione, i ragazzi, avevano già iniziato ad organizzare il trasloco.

La doccia fredda: il proprietario non ha voluto firmare il contratto

Il giorno della consegna delle chiavi, però è arrivata una vera e propria doccia fredda. L'agente immobiliare, imbarazzato, ha spiegato ai due giovani che non si poteva procedere in quanto il proprietario dell'immobile non era intenzionato ad affittare l'appartamento a coppie gay. "Preferisce dare la casa ad una famiglia normale" si è giustificato.

"Ci sono rimasto malissimo - ha ammesso uno dei due ragazzi - e per il mio compagno è stato anche peggio: quel giorno,infatti, era il suo compleanno e la delusione, per lui, è stata doppia". Poi, ha aggiunto: "Quando siamo ritornati a casa, abbiamo pianto: subire queste discriminazioni fa davvero male; com'è possibile che nel 2018 accadano ancora episodi simili?"

L'agente immobiliare ha restituito loro la caparra versata, ma l'amarezza però è rimasta. Non è escluso che i due giovani decidano di denunciare l'accaduto e procedere per vie legali.