Qualche giorno fa, la mamma di Maria - la giovane di Friburgo in Brisgovia sparita nel nulla 5 anni fa - aveva scritto su Facebook: "Mia figlia è tornata a casa". E con quel semplice messaggio si era concluso un incubo. Nel 2013, infatti, la ragazza - all'epoca 13enne - si era allontanata con un uomo conosciuto su internet ed aveva fatto perdere le proprie tracce.

Come riportato dal quotidiano "Derwesten", la giovane è stata sentita dagli inquirenti mercoledì 5 settembre e, nel corso dell'interrogatorio, sarebbero emersi nuovi particolari.

La fuga con un uomo conosciuto in chat

il 4 maggio del 2013, Maria-Brigitte H., 13 anni, si era allontanata dalla sua casa di Friburgo (città universitaria nel cuore della Foresta Nera, nella Germania sud-occidentale) in compagnia di un uomo di quarant'anni, Bernhard Haase (un elettricista con trascorsi politici originario di Blomberg, piccolo centro della Renania-Settentrionale, Vestfalia). I due si sarebbero conosciuti in una chat su internet e, dopo essersi incontrati un paio di volte, avrebbero deciso di scappare insieme.

Le ricerche erano iniziate subito (concentrandosi in un primo momento tra la Germania la Svizzera) e, oltre alle forze dell'ordine, si era mobilitata anche la popolazione locale: la città era stata tappezzata di volantini, mentre Tv e social rilanciavano gli accorati appelli dei genitori (la mamma ha anche aperto una pagina Facebook chiamata "Bitte findet Maria" e il blog "Mariasuche").

Cinque anni da fantasma e poi il ritrovamento

Nonostante nei primi tempi gli inquirenti avessero ricevuto diverse segnalazioni "utili", con il passare dei mesi Maria aveva fatto perdere le tracce di sé: era sparita nel nulla, e la speranza di ritrovarla si era via via affievolita.

Una settimana fa, invece, è arrivato l'inatteso colpo di scena: la mamma della giovane, oggi 18enne, ha scritto: "Dopo 1.944 giorni, durante i quali non abbiamo mai smesso di cercarla, Maria è tornata a casa".

La donna ha anche aggiunto che alcuni amici sono andata a prenderla, venerdì 31 agosto, a Milano.

Maria ha spiegato agli inquirenti di aver vissuto con Bernhard in Polonia (a Gorlice) e di aver dormito in macchina, dove capitava. Poi, quando le cose con l'uomo si sono messe male, ha raggiunto l'Italia da sola, mantenendosi con dei lavoretti saltuari.

Una volta divenuta maggiorenne, infine, ha trovato il coraggio di rimettersi in contatto con i genitori.

Per anni, la giovane ha vissuto come una sorta di fantasma: nessuno le ha mai chiesto i documenti, nessuno si è mai accorto della sua giovanissima età. Ancora non è chiaro cosa sia successo veramente durante tutto questo tempo, e cosa abbia davvero spinto l'attuale 18enne a rivelare la sua identità e a cercare i genitori.

Bernhard Haase, al momento, non è stato ancora rintracciato. Nei suoi confronti la polizia ha emesso un mandato di arresto internazionale: difatti, sebbene Maria abbia seguito volontariamente il quarantenne, questi è accusato di sottrazione e abuso sessuale su minore.

La mamma della ragazza su Facebook ha scritto: "Prima di poter dire qualcosa, abbiamo bisogno di un po' di tempo. Per ora, però, vogliamo ringraziare le autorità tedesche e straniere, i media e tutti coloro che ci sono stati vicini aiutandoci e trasmettendoci coraggio, compassione, vicinanza ed amicizia".