Un boato impressionante, durante una giornata di festa, ieri sera all’esterno dello stadio di Siligo, un piccolo paesino nel nord della Sardegna. Poi la paura e le urla. E un bambino di 10 anni – di Sassari – che è rimasto gravemente ferito ad una mano dall’esplosione di un ordigno: forse una bomba carta artigianale o un petardo. Tutto questo al di fuori del campo da calcio, proprio alla fine del derby del campionato di Prima categoria: Siligo-Pozzomaggiore. Ora il piccolo – che si trova ricoverato in prognosi riservata nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Civile di Sassari – viene monitorato dai medici.

Ha una gravissima lesione alla mano e ha perso tantissimo sangue. E infatti, dalla serata di ieri, un’equipe di medici del nosocomio sassarese sta valutando come procedere. Sia il chirurgo che l’ortopedico infatti, stanno cercando in tutti i modi di risolvere le gravi ferite che il bambino ha riportato ad una delle mani, la destra. Le sue condizioni sono particolarmente gravi. L’esplosione ha coinvolto anche altre persone - il fratello più piccolo ed il padre - ma non ha creato loro gravi conseguenze. Tutti sono stati immediatamente medicati da un’ambulanza del 118, che in brevissimo tempo è accorsa allo stadio di Siligo. Sul luogo dell’esplosione sono anche intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Bonorva – coordinati dal maggiore Sebastiano Battino – che dovranno cercare di capire cosa sia realmente accaduto all’esterno dello stadio ieri sera.

Che cosa ci faceva quell’ordigno all’esterno dello stadio?

Un’esplosione inaspettata

Erano da poco passate le 19 della scorsa sera quando – secondo quanto ricostruito dai Carabinieri – si erano da poco conclusi i festeggiamenti per l’inaugurazione del nuovo stadio. E in particolare anche per l’esordio vincente della squadra del Siligo, che aveva appena vinto il tanto combattuto derby con il Pozzomaggiore.

Il ragazzino di dieci anni si trovava all’esterno dello stadio e – insieme ai familiari – stava aspettando l’uscita del fratello più grande, che aveva appena esordito nella squadra di calcio del Siligo. Cosa sia esattamente accaduto ancora non si sa. L’unica certezza è che il giovanissimo – incuriosito per la presenza di uno strano oggetto per terra – si sia avvicinato e l’abbia raccolto.

E proprio nel momento in cui si stava dirigendo verso il padre e il fratellino – per chiedere loro di cosa si trattasse – l’ordigno gli sarebbe esploso addosso, ferendo gravemente i tre ed in particolare una delle mani del giovane. In un primo momento la potente deflagrazione ha lasciato tutti di stucco. Sono stati attimi di terrore. Anche perché il bambino di dieci anni aveva riportato gravi lesioni e perdeva tantissimo sangue dalla mano.

L’intervento dei soccorsi

Uno dei primi ad accorgersi di ciò che era accaduto è stato il sindaco di Siligo, Mario Sassu, che ha immediatamente effettuato una telefonata alla centrale operativa del 118, per chiedere aiuto. “Sono stati attimi di terrore – ha confessato ai giornalisti il primo cittadino del paese sassarese – fortunatamente ci siamo resi immediatamente conto delle gravissime lesioni che l’ordigno aveva provocato alla mano del bimbo.

Ed i soccorsi sono stati davvero veloci”. A Siligo è anche arrivato l’elisoccorso da Olbia ma fortunatamente – grazie al pronto intervento dei medici del 118 – il giovanissimo è stato subito soccorso e la forte emorragia è stata immediatamente bloccata. Ora saranno le indagini dei Carabinieri a spiegare che cosa ci facesse un ordigno così potente all’esterno dello stadio di Siligo.