Si chiama Manuel Careddu, ha diciotto anni, è di Macomer e da ben sei giorni i suoi familiari non hanno più notizie di lui. Sembra essere scomparso nel nulla nella notte dello scorso 11 settembre: anche il suo telefono cellulare è irraggiungibile. Il giovane – che in passato ha avuto qualche problemino con la giustizia – è stato visto per l’ultima volta martedì scorso. Secondo alcuni testimoni – che hanno contattato gli investigatori della Polizia, che si stanno occupando del caso - Manuel Careddu sarebbe stato visto martedì 11 settembre, intorno alle 22, ad Abbasanta.
Il giovane stava scendendo da un pullman navetta proprio di fronte alla stazione ferroviaria del paese. Poi – da quel momento – di lui non si hanno più notizie. Non si capisce nemmeno se abbia potuto prendere qualche treno. Magari in direzione di Cagliari o Sassari. Per ora il suo nome non risulta nella lista dei passeggeri – ma questo non vuol dire niente – anche perché il giovane si sarebbe potuto spostare in pullman, magari in qualche paese lì vicino. C’è molta apprensione a Macomer. Anche perché la mamma del giovane – preoccupatissima – teme il peggio. Manuel non lavorava e non studiava. E aveva avuto anche qualche guaio con la legge, che l’aveva destabilizzato. Al momento della scomparsa indossava una tuta da ginnastica di color nero, marca Adidas.
Una maglietta blu della Nike, delle scarpe da tennis sempre della Nike e in testa portava sempre un cappellino – anche questo blu – della Nike.
Una strana scomparsa
Gli investigatori della Polizia – dopo aver ricevuto la segnalazione della scomparsa – hanno iniziato le ricerche proprio ad Abbasanta, dove il giovane viveva e aveva diverse amicizie.
Anche se la sua foto ha ormai fatto il giro di tutta la Penisola. Anche perché Manuel Careddu aveva con se sempre un telefonino cellulare – dal quale mai si staccava – che però dal momento della scomparsa risulta essere irraggiungibile, come se fosse stato spento da qualcuno o dallo stesso giovane. Manuel – spiegano gli investigatori della Polizia – tempo fa era finito nei guai per colpa della droga.
Era infatti stato fermato dalle Forze dell’Ordine ed aveva l’obbligo di andare tutti i giorni in caserma per firmare la sua presenza, cosa che non accade dall’11 settembre.
La disperazione della mamma
La famiglia di Manuel non sa cosa pensare. Da giorni l’abitazione in cui viveva con la mamma a Macomer – in via Don Milani 38, quartiere di Santa Maria – è presa d’assalto dai tanti conoscenti. “La sua scomparsa è inspiegabile, impossibile”, ha detto ai giornalisti Fabiola Balardi, la mamma del giovane scomparso. “La notte in cui è scomparso – racconta la donna – ho cercato di chiamarlo all’infinito al telefono cellulare. Che portava sempre con se ma nulla. Nessun segnale, nessuna risposta. A quel punto – conclude - mi sono immediatamente rivolta alla Polizia ed ho effettuato la denuncia di scomparsa.
Dov’è il mio Manuel?”. Un interrogativo a cui sta cercando di rispondere la Polizia che ormai da una settimana si è messa sulle tracce del giovane scomparso. Il telefono cellulare non da segnale e il giovane non ha ancora dato notizie di sé. Tra l’altro – proprio poche ore prima della scomparsa – Manuel si sarebbe dovuto recare in commissariato per la firma. Ma chiaramente non l’ha fatto e non ha nemmeno avvertito. Le ricerche continuano.