Duro e netto il commento del ministro dell'Interno Matteo Salvini riguardo alla tragica morte di 6 persone all'interno di una discoteca di Corinaldo, nei pressi di Ancona, avvenuta la notte scorsa intorno all'una e quaranta. Si trovavano alla 'Lanterna azzurra' in attesa del concerto del cantante milanese Sfera Ebbasta. Nel momento della massima affluenza, in attesa dell'inizio della performance tanto attesa, più di mille giovani si trovavano accalcati quando qualcosa ha scatenato il panico. Chi dice spray urticante, chi parla di altre cause, ma tra la folla in molti hanno cercato all'improvviso la via della fuga.

Le uscite di sicurezza erano aperte, ma sono crollati alcuni muretti

Inizialmente si era sparsa la voce che le uscite di sicurezza fossero chiuse o bloccate da alcuni steward. In mattinata la polizia ha smentito la notizia, affermando che la ressa provocata dal panico ha fatto sì che in centinaia si trovassero schiacciati contro alcuni muretti che delimitavano le vie di fuga. Il loro cedimento ha provocato una vera e propria strage. Al momento sono deceduti 5 giovani ed una signora che aveva accompagnato la figlia alla manifestazione. I feriti sono oltre 120 e almeno 13 di loro versano in condizioni gravissime e sono ricoverati negli ospedali della costiera marchigiana, prontamente attivati sin dalla notte.

Il duro commento del ministro Matteo Salvini

Matteo Salvini, tra i primi, attraverso un messaggio sui social network, ha espresso a nome del governo la vicinanza ed il cordoglio per le vittime ed i loro parenti. Successivamente, intervistato in diretta dal telegiornale di Rai Uno, si è espresso abbastanza duramente sulle cause della tragedia.

Dopo le notizie ricevute al Viminale, ha confermato i dubbi degli inquirenti riguardo alla vendita di un numero di biglietti superiore alla capienza massima del locale. E' davvero probabile che ci fosse più gente del previsto: ci troviamo di fronte ad una strage che probabilmente è stata provocata da due fattori: la stupidità e l'avidità.

Qualcuno ha creato il panico in maniera folle, ma i permessi concessi alla struttura prevedevano una presenza di pubblico nettamente inferiore. Non si sa ancora, ha ribadito il ministro, quale sia stata e chi sia stato a scatenare la folla provocando la successiva tragedia. Le voci su spray urticante o lanci di ammoniaca, ha dichiarato Salvini, non sono state confermate dalle prime indagini.