Da Bihar, Stato dell'India nord-orientale, arriva una storia surreale ed agghiacciante: un padre ossessionato dal gioco d'azzardo, Santosh Kumar, dopo aver dilapidato un patrimonio è arrivato a scommettere - e perdere - anche suo figlio, un bambino di soli 3 anni. Nonostante la gravità del suo gesto, il padre irresponsabile è stato punito solo con 50 piegamenti. La notizia è stata diffusa la scorsa settimana da numerosi media indiani.

La scommessa e la punizione

Nei giorni scorsi, Santosh Kumar, originario di un piccolo villaggio del Muzaffarpur, dopo aver perso tutti i suoi averi ad un gioco d'azzardo non meglio specificato, è arrivato a puntare il figlioletto di soli 3 anni.

Una scommessa disperata e folle che non è servita a nulla: Kumar, infatti, ha perso tutto e non è rinsavito fino a quando il suo sfidante, Ram Bhajan Sah, non si è alzato e ha preso il bimbo. A questo punto, il padre, si è messo a protestare dicendo che non aveva intenzione di cedergli il piccolo.

Ne è nato così un acceso diverbio che, di fatto, ha diviso il villaggio. Molte persone si sono schierate dalla parte di Ram Bhajan Sah sostenendo che i debiti di gioco vanno onorati sempre, mentre altre hanno preso le parti del genitore. Per evitare che gli animi si scaldassero troppo ed evitare problemi di ordine pubblico è dovuto intervenire il tribunale del villaggio che ha emesso una sentenza davvero particolare.

Santosh Kumar è stato condannato a 50 addominali mentre a Ram Bhajan Sah ne sono stati inflitti 25. Dopo l'originale condanna, i due giocatori, si sono riappacificati e, dispiaciuti, hanno promesso di non ricadere più nello stesso errore.

Shivpati Devi, a capo dell’autogoverno del villaggio, turbato per l'accaduto ha concluso: "Il gioco d’azzardo, d'ora in avanti, sarà proibito e chi lo praticherà verrà punito severamente.

Quanto accaduto poche settimane fa, sebbene incredibile, ha dei precedenti. Nel 2014, a Bihta, un uomo ha scommesso e perso la moglie. Mentre nel 2007, una venticinquenne, ha deciso di mettere in palio se stessa ai dadi.

Il gioco d'azzardo in India

Buona parte del gioco d'azzardo, in India, è regolamentato rigidamente dallo Stato.

Solo le lotterie e le corse di cavalli, infatti sono disciplinate dai governi dei singoli stati. Una legge del lontano 1867, infatti, vieta ai privati la gestione del gioco d'azzardo. I trasgressori sono punibili con una multa 200 rupie e fino a tre mesi di carcere.

Nonostante le forti limitazioni, comunque, si stima che il mercato del gioco d'azzardo indiano, valga circa 60 miliardi di dollari all'anno.