E' una vicenda assurda quella accaduta ad un 28enne originario della provincia di Lecce. I fatti si sono verificati a Castrignano del Capo (località dell'hinterland salentino) ieri, 18 gennaio, intorno a mezzogiorno,. Il ragazzo aveva sete, e quindi si è recato in un bar del posto per consumare qualcosa e prendere un bicchiere d'acqua. Sfortunatamente nel bicchiere non c'era il liquido vitale per la salute umana, ma del brillantante, additivo chimico che si usa nelle lavastoviglie per lavare e sbiancare i piatti. La vittima di questo sfortunato incidente si è quindi sentita male ed ha raggiunto il vicino ospedale Panico di Tricase.

I medici del nosocomio hanno capito sin da subito la gravità della situazione, e hanno sottoposto il 28enne ad un delicato intervento chirurgico, il quale ha previsto la completa asportazione dello stomaco.

Giovane in rianimazione

Il ragazzo versa attualmente in gravissime condizioni all'ospedale di Tricase, ed è in rianimazione. Il brillantante è una sostanza considerata caustica, e sono quei tipi di sostanze che, se ingerite, provocano lesioni agli organi gastrointestinali, come l'esofago o lo stomaco. Queste possono essere sia lievi, che gravi, a seconda della quantità ingerita. I sintomi, quali ad esempio aritmia e crampi addominali, sono tipici da intossicazione di sostanze caustiche. Non sempre l'ingestione di determinate sostanza causa la morte della vittima che accidentalmente le beve, ma alcuni casi possono rivelarsi estremamente gravi.

Secondo quanto riportato dalla stampa locale, anche se l'uomo riuscirà a sopravvivere, per il resto della sua vita non potrà più alimentarsi normalmente.

Indagini dei Carabinieri

Sulla vicenda ovviamente vogliono vederci chiaro i Carabinieri della locale stazione tricasina, che hanno avvitato delle indagini accurate per capire quanto sia successo ieri nel bar di Castrignano del Capo.

Solo al termine dell'attività investigativa si potranno conoscere ulteriori dettagli su questa vicenda, che sta facendo parlare di se tutto il Salento, e che ha praticamente lasciato esterrefatta la piccola comunità salentina. Bisogna chiarire come e perché la sostanza caustica sia finita nel bicchiere in cui beveva l'uomo, e quindi accertare solo allora le eventuali responsabilità. Nessuno si aspettava che il sorso di un bicchiere d'acqua potesse causare queste terribili conseguenze.