Sigrid Arianna Macrì era una bella ragazza. Nelle foto del suo profilo Facebook sembra ancora più giovane dei suoi 25 anni, con il piercing al labbro, i lunghi capelli neri, i grandi occhi scuri, spesso valorizzati dall’eyeliner, il trucco e gli abiti ‘dark’. Di origini argentine, lavorava insieme al fidanzato in Germania, come cameriera stagionale in alcune gelaterie, ma quando poteva tornava in vacanza a Vittorio Veneto nel Trevigiano, dove risiedono la madre e le sorelle. Non faceva uso abituale di sostanze stupefacenti, né frequentava certi ambienti legati allo spaccio.

Perciò ha sorpreso tutti, famigliari ed amici, la sua improvvisa morte, giovedì pomeriggio; anche perché, come motivo del decesso, il medico legale ha indicato una sospetta overdose, specificando che potrebbe essere stata causata da una nuova droga.

La tragica scoperta del ragazzo di Sigrid Arianna

A scoprire il cadavere è stato il fidanzato, suo coetaneo, verso le 19 di giovedì scorso. Accanto alla ragazza i carabinieri hanno trovato una siringa ed alcuni grammi di droga, che secondo il narcotest è risultata essere eroina. Ulteriori analisi tossicologiche stabiliranno se si tratta della famigerata eroina gialla che ha già fatto decine di vittime in Veneto.

Inoltre, il sostituto procuratore Davide Romanelli è intenzionato a disporre l’autopsia, per chiarire se la giovane sia davvero morta di overdose.

Il compagno di Arianna ha detto agli inquirenti di essere completamente all’oscuro del fatto che la 25enne facesse uso di stupefacenti. Ha raccontato che la fidanzata si era chiusa in camera quel pomeriggio, prima che lui uscisse di casa; quando al suo ritorno ha visto che la porta era ancora serrata e che nessuno rispondeva, l’ha buttata giù, trovandola esanime a terra.

Forse la giovane ha assunto eroina gialla

Il fidanzato ha immediatamente chiamato il 118, ma quando la giovane è arrivata all’ospedale era morta ormai da ore. Da quel che sembra Arianna non presentava nessun segno di dipendenza dall’eroina sul corpo. Come detto, il medico legale intervenuto ha scritto nel referto di un arresto cardiocircolatorio per sospetta overdose come causa del decesso.

In attesa dell’autopsia, la procura di Treviso ha aperto un fascicolo contro ignoti per morte in conseguenza di altro reato. Il timore è che la giovane si sia iniettata l’eroina gialla, una droga particolarmente potente, che causa spesso effetti letali. Eppure sembra a tutti strano che quella ragazza, con un lavoro stagionale, una famiglia molto unita ed un ragazzo affettuoso, possa essersi improvvisamente trasformata in una tossicodipendente, nascondendolo ai suoi cari.