Brutta vicenda quella che arriva dalla Lombardia, precisamente da Cantù, dove questa mattina i Carabinieri della locale stazione, coadiuvati dai colleghi della stazione di Como, hanno eseguito cinque ordinanze di custodia cautelare, nei confronti di altrettanti soggetti, di cui due minorenni, accusati di aver abusato di quattro ragazzine. Agli stessi vengono anche contestati la produzione, il traffico e la detenzione di sostanze stupefacenti. I fatti risalgono al pomeriggio del 14 luglio scorso e sarebbero avvenuti nell'abitazione di uno degli arrestati, così come riportato dalla stampa locale, in particolare dal quotidiano La Provincia.

L'episodio di violenza

Secondo quanto ricostruito dai militari dell'Arma, i giovani, tre cittadini albanesi e due marocchini, con età comprese tra 17 e 19 anni, in quell'occasione hanno invitato a casa di uno di loro, in provincia di Cantù, le ragazzine italiane. Le stesse erano tutte minorenni. Stando alle accuse mosse loro dagli inquirenti, i ragazzi, in parte ubriachi e sotto l'effetto di sostanze stupefacenti (marijuana), avrebbero segregato le giovani in una stanza, poi le avrebbero minacciate di buttarle dalla finestra. A questo punto è scattato l'orrore e una di loro, una 16enne, avrebbe subito un abuso di natura sessuale da parte del branco. I provvedimenti di custodia cautelare sono stati emessi dal Tribunale di Como, e da quello per i minorenni di Milano.

Inoltre, sempre secondo quanto riferiscono i media, uno dei soggetti è stato rintracciato a Stradella, un comune della provincia di Pavia. La 16enne, vittima delle violenze, sarebbe stata anche presa a morsi. Un episodio che ha destato non poco sconcerto in tutta la zona del comasco e del canturino.

Indagini partite immediatamente

Le indagini degli investigatori sono partite subito, immediatamente dopo la segnalazione dell'episodio. Ci sono voluti svariati mesi di indagini per poter arrivare a dare un volto e dei nomi, che non sono stati diffusi, agli aguzzini delle tre ragazze italiane. Una prima segnalazione è arrivata, a pochi giorni dell'accaduto, ai Carabinieri della stazione di Rebbio, località che si trova a sud di Como.

Sicuramente nei prossimi giorni, o al massimo nelle prossime settimane, si potranno conoscere ulteriori particolari su questa triste vicenda, che ancora una volta ha visto come protagonisti e vittime delle ragazzine minorenni. Gli arrestati dovranno rispondere anche di lesioni personali e sequestro di persona.