Un brutto episodio si è verificato a Pescara, precisamente alla periferia del capoluogo abruzzese, presso un complesso di case Ater chiamato "Ferro di cavallo". Questa zona è ritenuta il centro dello spaccio del comune capoluogo. La troupe del giornalista Daniele Piervincenzi, insieme al filmaker Sirio Timossi e al redattore del programma, David Chierchini, si era recata sul posto proprio per indagare su come si vivesse all'interno del quartiere Rancitelli. Gli abitanti, a quanto pare non l'hanno presa benissimo, e all'improvviso si sono scagliati sulla troupe.

Scena agghiacciante

I media nazionali e la stessa emittente radiotelevisiva nazionale, hanno reso pubblico il video dell'aggressione. Nelle immagini si vede un soggetto che minacciosamente si avvicina al cameraman, pronunciando parole che in questa sede non possiamo riportare. Minacce, insulti, per poi, subito dopo, passare a spintoni, conditi anche da calci e pugni. La troupe non si aspettava una simile reazione, per cui ha detto ai presenti che andava via. Ma gli stessi hanno continuato ad inveire. Piervincenzi e i suoi colleghi volevano solamente fare delle domande, cercare di capire quale fosse la situazione del quartiere. Le aggressioni ai giornalisti, purtroppo, non sono nuove, e spesso queste avvengono mentre fanno il loro lavoro.

Il "Ferro di cavallo", è considerato anche il principale nodo dello spaccio di tutto l'Abruzzo.

Piervincenzi fu aggredito anche da un membro del clan Spada

Inoltre, non è la prima volta che Daniele Piervincenzi viene aggredito. Accadde già nel 2017, quando lo stesso giornalista venne colpito da una violenta testata da un membro del clan degli Spada di Ostia.

In quell'occasione stava indagando proprio sulle attività che il sodalizio, giudicato di stampo mafioso, svolgeva nella cittadina laziale. Piervincenzi si trovava in compagnia del reporter Edoardo Anselmi, e stava ponendo delle semplici domande a Roberto Spada, fratello del boss Carmine. L'argomento oggetto dell'indagine giornalistica era il suo presunto sostegno a Casapound nella campagna elettorale per il rinnovo del consiglio municipale.

Allora il giornalista lavorava per il programma di Rai 2, Nemo. La testata inflittagli gli fratturò il naso e in seguito lo Spada è stato condannato a sei anni di reclusione, con l'aggravante anche del metodo mafioso. Anche quell'esperienza non fu affatto facile per il giornalista, che ora conduce proprio il programma "Popolo Sovrano", fortemente voluto dal direttore Carlo Freccero. La puntata sarà trasmessa domani, 14 febbraio, giorno di San Valentino, sempre su Rai 2.