Lara Kamara venerdì scorso aveva parlato con i suoi familiari in Italia: era felice, aveva vinto un concorso per diventare assistente sanitaria in una clinica inglese. Tre giorni dopo si sarebbe dovuta presentare presso il nuovo impiego, ma purtroppo non ha potuto farlo.

Infatti sabato il suo corpo esanime è stato trovato nell’abitazione in cui viveva a Manchester da una coinquilina, che ha subito chiamato i soccorsi. Ma ormai non c’era più nulla da fare. La polizia non ha perso tempo: dopo una breve indagine sono stati fermati due amici della vittima, rispettivamente di 25 e 21 anni, sospettati di essere gli autori del delitto.

Nel frattempo domenica pomeriggio le forze dell’ordine sono finalmente riuscite a mettersi in contatto con i parenti: il padre della ragazza è subito partito per l’Inghilterra per parlare con gli inquirenti.

Una ragazza allegra e solare

Lala era una ragazza allegra e solare di 26 anni, nata in Senegal, ma trasferitasi sin dall’età di quattro anni nel Bresciano, più precisamente prima a Lonato del Garda e poi a Ponte San Marco, una frazione di Calcinato dove viveva con i genitori ed i due fratelli, di 5 e 27 anni.

Cittadina italiana, dopo aver frequentato le scuole superiori a Desenzano, circa tre anni fa aveva deciso di trasferirsi in Inghilterra per cercare lavoro. Inizialmente si era stabilita a sud di Londra dove aveva fatto la babysitter ed era stata assunta da un McDonald's; poi però aveva scelto di spostarsi a Manchester, città in cui finalmente sembrava aver trovato un impiego soddisfacente come infermiera.

Ma due suoi amici, anche loro di origine senegalese, l’avrebbero uccisa, durante un maldestro tentativo di rapina.

Il delitto, al termine di una rapina finita male

Secondo quanto è emerso da una prima ricostruzione della polizia locale, non sono state rinvenute tracce di sangue nell’abitazione della ragazza a Denton Court.

Per il fratello Ibra, i due sospettati – di cui non sono state comunicate le generalità – avrebbero cercato di derubarla, ma vista la reazione della giovane, l’avrebbero colpita con un pugno al volto, facendola cadere per terra.

Queste sono le uniche indiscrezioni trapelate dall’Inghilterra, dove gli inquirenti hanno interrogato i due presunti responsabili dell'assassinio, per cercare di chiarirne le dinamiche. “Faremo tutto il possibile per dare ai famigliari e agli amici di Lala tutte le risposte che meritano” ha assicurato all’Indipendent Dan Clegg, l’ispettore di Polizia di Greater Manchester, che ha anche chiesto l’aiuto di eventuali testimoni.

La salma resterà in Inghilterra ancora per qualche giorno e poi, finiti gli accertamenti medico-legali, sarà riportata in Italia dal padre della vittima.