Tragedia a Terno d'Isola (comune alle porte di Bergamo). Nella notte tra domenica 16 e lunedì 17 giugno, un carabiniere impegnato in un posto di blocco è stato travolto ed ucciso da un'utilitaria che non si è fermata all'alt. La vittima è l'appuntato Emanuele Anzini, di soli 41 anni. Le forze dell'ordine hanno già arrestato l'investitore. Pare che l'uomo, un 34enne, fosse alla guida in stato d'ebbrezza.

Il dramma

Ieri notte, l'appuntato Emanuele Anzini, era in servizio, con un collega, lungo via Padre Albisetti, strada provinciale che da Bonate Sopra e Presezzo conduce a Sotto il Monte Giovanni XXIII (sempre nella bergamasca).

Sembrava un turno di pattuglia come tanti, in una sera come tante: ci si apposta, si accende il lampeggiante dell'auto di servizio, si indossa un giubbotto catarifrangente e, con la paletta si impone l'alt e si fermano le auto di passaggio, si richiede patente e libretto e si controlla che sia tutto in regola.

Poco prima delle 3 del mattino, però, un'utilitaria che, ignorando il posto di blocco, viaggiava a tutta velocità è piombata sull'appuntato Anzini e lo ha trascinato, secondo quanto ricostruito dal collega che era con lui, per almeno 50 metri. L'impatto è stato violentissimo: al punto che il parabrezza dell'auto è andato completamente distrutto. Sul posto sono giunti immediatamente i soccorsi, ma per il giovane carabiniere, non c'è stato nulla da fare.

L'arresto

Gli uomini della polizia stradale di Bergamo stanno indagando per ricostruire l'esatta dinamica della tragedia. Sembra, comunque, che i carabinieri in servizio avessero rispettato tutte le misure di sicurezza previste.

L'investitore, che in un primo momento era fuggito, dopo una decina di minuti, è ritornato sul luogo dell'incidente di sua spontanea volontà e ha ammesso le proprie colpe.

Arrestato per omicidio stradale, è subito stato sottoposto, come da protocollo, all'accertamento del tasso alcolemico nel sangue e sarà processato già stamattina per direttissima. Secondo quanto riportato dal quotidiano l'Eco di Bergamo, l'uomo (un cuoco 34enne residente nella zona) sarebbe risultato in stato di ebbrezza e sarebbe un recidivo.

Lo scorso anno, infatti, gli era stata tolta, per un mese, la patente di guida perché, a seguito di un incidente, non si era fermato a prestare soccorso. Anche il quel caso i livelli di alcolemia erano superiori al consentito.

L'appuntato Emanuele Anzini, figlio di un carabiniere, era in forza alla Radiomobile di Zogno. Originario di Sulmona, in provincia dell'Aquila, lascia una bimba piccola (che vive, con la madre, nella cittadina abruzzese). I colleghi, addolorati, hanno ricordato che Anzini svolgeva il suo lavoro con serietà e professionalità. "Era un'ottima persona ed un ottimo elemento" ha dichiarato il colonnello Paolo Storoni, comandante provinciale.