La tragedia si è consumata a Gorizia: una palazzina di due piani è crollata, probabilmente a causa di una fuga di gas. Tre i morti.
Il boato nella notte
Intorno alle 4.20 un'esplosione ha devastato una palazzina di Gorizia. Il colpo è stato avvertito a chilometri di distanza ed è stato così terrificante che in molto l'hanno scambiato per un terremoto e alcune auto situate nei pressi della zona sono rimaste distrutte.
I soccorsi sono stati allertati immediatamente e i vigili del fuoco di Gorizia, con a capo Alessandro Granata hanno estratto dalle macerie i corpi delle tre vittime: una coppia che abitava al piano superiore e un disabile che si trovava a piano terra.
Tutti gli inquilini presenti nella palazzina di Viale XX settembre al civico 87 sono rimasti coinvolti: dei tre appartamenti di cui è composta, erano occupati solo quello al piano superiore, dalla coppia, e quello del pianterreno. Uno degli appartamenti sarebbe stato vuoto al momento dell'accaduto.
I vigili del fuoco stanno effettuando dei controlli anche nelle palazzine adiacenti, per verificare la loro tenuta strutturale.
Le testimonianze di alcuni presenti
Secondo quanto testimoniano alcuni, poco tempo fa erano stati effettuati dei lavori sulla rete del gas. Sulla strada che coinvolge la palazzina crollata si sarebbero tenuti degli interventi sulle condutture che riguardano il metano.
A proposito di questo è intervenuto vicesindaco di Gorizia, Stefano Ceretta, perché il primo cittadino Rodolfo Ziberna si trova all'estero.
Ceretta ha però smentito la testimonianza in merito all'intervento sulle condutture stradali, chiarendo che in quella strada non c'erano lavori in corso. Secondo quanto detto da Ceretta, le verifiche effettuate sulla rete del gas non hanno riportato nessuna anomalia. La palazzina era stata ristrutturata da poco e, secondo il vicesindaco, il problema potrebbe essere nell'impianto della casa.
Al momento, secondo i tecnici, pare che l'esplosione sia stata causata da una quantità eccessiva di gas accumulato, provata anche dal forte odore che permaneva in tutta la zona. Sono intervenuti sul posto anche i vigili del fuoco di Udine e di Trieste con le unità cinofile per la ricerca di eventuali superstiti. Le squadre si sono ritrovate davanti a uno scenario di guerra e hanno lavorato per ore nella speranza di salvare qualche vita, ma purtroppo gli unici corpi che hanno estratto dalle macerie sono stati quelli delle tre vittime.
Il disabile, in un primo momento era stato segnalato come disperso, ma dopo alcune ore, in mattinata, è stato ritrovato anche il suo corpo.
Le indagini per risalire alla causa della spaventosa esplosione sono ancora in corso.