La motovedetta della Guardia Costiera italiana Gregoretti si trova ora nella rada del porto di Catania, in attesa che il Viminale autorizzi l'attracco, per consentire ai 135 migranti raccolti nei giorni scorsi nel Mediterraneo di mettere piede a terra in Italia. In cinquanta sono stati prelevati da un gommone in avaria, dopo che il peschereccio Accursio aveva lanciato l'allarme, senza però far salire a bordo i migranti, ma attendendo l'arrivo dei soccorsi accanto al gommone. Si profila un nuovo caso "Diciotti".

Migranti, un anno da il caso 'Diciotti'

Proprio un anno fa il neo ministro dell'Interno Matteo Salvini fu accusato di aver tenuto in ostaggio per 15 giorni i migranti soccorsi dalla nave della marina militare italiana. Il capo del Viminale autorizzò lo sbarco solo dopo aver ricevuto garanzie sui ricollocamenti in altri Paesi europei. Un braccio di ferro che gli costò l'avvio di un'indagine, poi naufragata dopo che il Senato negò l'autorizzazione a procedere nei suoi confronti, dinanzi al tribunale dei Ministri. Salvini già ieri ha ribadito la linea dura; nessuno sbarco se non ci saranno risposte ufficiali da parte della Commissione Europea sui ricollocamenti. L'istanza agli organismi di Bruxelles c'è stata e l'Europa ha fatto sapere di svolgere un ruolo di coordinamento tra i vari Stati membri per agevolare le procedure di sbarco.

La vicenda non manca di scatenare le reazioni politiche e ad attaccare il ministro dell'Interno Salvini è il leader di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, che alcune settimane fa è stato anche a bordo della Sea Watch, quando era bloccata al largo di Lampedusa senza poter accedere alle acque territoriali italiane. Stavolta, però, non c'è di mezzo la nave di una Ong, per giunta straniera, ma una motovedetta militare italiana e Fratoianni non manca di sottolinearlo.

Per il segretario della Sinistra Italiana nessun Paese ha mai negato a una imbarcazione delle proprie forze armate l'attracco in un proprio porto, e questo non può accadere in Italia.

Romano (Pd): 'Toninelli assiste silente allo scippo delle sue competenze'

A rincarare la dose anche il deputato del Pd Andrea Romano, che rimarca un abuso di competenze da parte del Viminale.

L'autorizzazione all'attracco dovrebbe essere infatti di pertinenza del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture: "Il ministro Toninelli assiste silente e timoroso allo scippo delle sue competenze da parte del capo della Lega. È inaudito". Con l'input di Salvini, così perentorio, il deputato Dem si chiede retoricamente dove sia il ministro Danilo Toninelli. E intanto i migranti a bordo della Gregoretti si apprestano a trascorrere un'altra notte in mare, senza conoscere quale sarà la loro destinazione futura e soprattutto senza sapere quando sarà concessa l'autorizzazione a sbarcare in un porto sicuro.