Partorire da sola, nel bagno di un bed and breakfast in una città straniera: è l’incubo vissuto da una turista proveniente dalla Corea del Sud, in visita a Roma. Purtroppo questa brutta avventura ha avuto un finale tragico: la donna è svenuta, mentre la povera neonata, a cui era stato malamente reciso il cordone ombelicale, è morta dissanguata nella vasca da bagno. L’episodio è accaduto nella notte tra il 3 ed il 4 maggio in un appartamento di via Turati, dietro la stazione Termini. Tuttavia la notizia è stata diffusa solamente nelle ultime ore dal Corriere della Sera.

Si è saputo anche che la madre della piccola, una ragazza di 29 anni rimasta in Italia in questo periodo, risulta indagata per il reato di infanticidio in condizione di abbandono.

I soccorritori non hanno potuto fare nulla per salvare la bimba

Quando gli agenti, avvisati dai padroni di casa, hanno sfondato la porta della toilette di quel bed and breakfast, si sono trovati davanti ad una scena straziante: la mamma svenuta sul pavimento ed il corpo senza vita della neonata nella vasca da bagno in un lago di sangue. Per la piccola purtroppo non c’era più nulla da fare, essendo morta ormai da diverse ore. La 29enne invece è stata accompagnata in ospedale: per tutto il tempo ha continuato a ripetere ai soccorritori che non sapeva di essere incinta.

Su questa triste vicenda è stata avviata un’indagine, affidata agli uomini della squadra mobile e del commissariato Viminale di Roma, coordinati dal pm Antonio Calaresu: gli inquirenti sospettano che la sudcoreana abbia volontariamente ucciso la bimba.

Le indagini sull’accaduto

Per chiarire questa storia, ancora con troppi punti oscuri, la madre della piccola è stata più volte interrogata: tuttavia la donna non ha mai cambiato versione, ripetendo che quando è venuta in vacanza in Italia era completamente ignara della propria gravidanza.

Inoltre anche chi era con lei durante il viaggio ha confermato di non essersi mai accorto di nulla. Nelle settimane scorse il magistrato che segue l’inchiesta aveva chiesto al gip di vietare l’espatrio alla giovane, ma la domanda non è stata accolta dal giudice, che a quanto pare ha creduto al racconto della turista: così la sudcoreana al momento risulta indagata a piede libero per infanticidio.

Tuttavia non può ancora lasciare l’Italia alla volta di Seul, perché il passaporto le è stato sequestrato e le sarà restituito solo nei prossimi giorni. Si attende anche l’esito dell’autopsia sul corpicino della neonata, che non dovrebbe riservare sorprese: la piccola sarebbe morta dissanguata in seguito al taglio del cordone ombelicale effettuato dalla mamma. La 29enne sarebbe svenuta, esausta, subito dopo averla data alla luce: quindi sarebbe stata impossibilitata a prestare aiuto alla povera bimba.