Sono 8 i cittadini italiani di origine croata e bosniaca accusati di furto e ricettazione dalla Polizia di Stato di Milano, in seguito a mesi e mesi di intercettazioni. La Squadra Mobile ha eseguito 6 arresti mentre restano ricercati due dei malviventi del gruppo guidato da Muharen Omerovic di 38 anni. Le registrazioni audio hanno rivelato una realtà di furti e borseggi organizzati dal gruppo, in particolare dalle donne, mentre gli uomini si godevano i proventi delle loro attività.
L'indagine è stata denominata "Ieri, oggi, domani" e comprende anche tre minorenni indagati per gli stessi reati.
Il tutto risale al 2017, anno in cui una donna bosniaca ha denunciato per estorsione alcuni suoi connazionali. La donna riferiva di essere stata costretta a rubare per poter rimanere in Italia, e in particolare a Milano.
'L'Italia un paese di handicappati'
Nelle intercettazioni audio i componenti del clan malavitoso si vantavano dell'abilità delle loro donne e dei ricavi delle loro attività di furto e borseggio, soprattutto nella metropolitana di Milano. "E' proprio un paese di handicappati l'Italia" dicevano nelle loro conversazioni "però per gli zingari è il paradiso, il paese del divertimento". Era infatti molto 'divertente' per tali personaggi godere degli introiti di furti e borseggi eseguiti dalle donne, in giro per tutto il giorno a Milano, Venezia e altre città d'Italia, con dei picchi di guadagni di 2.000 euro in un giorno.
Questo è quanto ha rivelato nelle registrazioni Muharen Omerovic parlando della moglie Adrijana di 35 anni: "Mia moglie è brava a rubare" ha detto, mentre lui e i suoi compari avevano soltanto l'onere del trasporto da una parte all'altra delle "operatrici" dei furti e di intervenire con avvocati o strategie particolari in caso di arresto.
La stessa Adrijana detiene un record molto particolare, quello di essere stata arrestata per ben 45 volte nella sua singolare carriera.
Proprio come Sophia Loren nel film "Ieri oggi e domani" di Vittorio De Sica
Le donne facevano in modo da rimanere spesso incinte e di avere sempre dei bambini molto piccoli. I bambini erano tenuti a bada da qualcun altro mentre loro andavano "al lavoro", poi quando succedeva che qualcuna di loro veniva colta sul fatto e arrestata, scattava la solita strategia della gravidanza o del bambino piccolo che costringeva gli inquirenti a liberarla.
Una delle donne coinvolte nell'operazione ha solo 22 anni e ben 6 figli.
Il Gip Maria Cristiana Mannocci ha descritto così la banda arrestata a Milano: "Il gruppo è fondato sulla buona conoscenza del sistema penale italiano", spiegando che Omerovic e compagni sapevano bene che le donne incinte e le madri di figli molto piccoli godono di vantaggi particolari, come la custodia cautelare in carcere limitata e il differimento della pena da scontare una volta stabilità la loro responsabilità.