L'Italia continua ad essere uno dei Paesi più colpiti dall'epidemia da nuovo Coronavirus, la malattia simile ad una polmonite che è partita negli scorsi mesi dalla città di Wuhan, in Cina, e che ora si sta diffondendo in tutto il mondo. Ad oggi sono 821 i casi accertati in Italia, mentre si contano, purtroppo, 21 decessi. I sanitari avvertono però che alcuni di loro, tutti anziani, avevano anche altre patologie piuttosto gravi, per cui le cause della loro morte dovranno accertarsi con precisione. Non è detto che la causa principale del loro decesso sia da ricercare nel coronavirus.

Come ha spiegato nella diretta di oggi il Capo del Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli, sui deceduti farà luce l'Istituto Superiore della Sanità per stabilire se il coronavirus rappresenti la causa principale di morte oppure una concausa. E nelle scorse ore c'è stato anche il secondo morto in Emilia-Romagna: nella regione in questione, secondo l'ultimo bollettino diffuso dalle Asl locali, ci sarebbero circa 145 persone infettate da nCov-19. La provincia di Piacenza è la più colpita con 89 persone risultate positive.

Per l'eventuale chiusura prolungata delle scuole si deciderà domani

Per il momento le autorità regionali si riservano di decidere domani, sabato 29 febbraio, sull'eventuale chiusura prolungata delle scuole in tutta l'Emilia-Romagna.

Per ora, infatti, non sono stati individuati focolai che potrebbero compromettere la riapertura degli istituti scolastici già lunedì prossimo. Il neo assessore regionale emiliano, Raffaele Donini, ha fatto comunque sapere che l'Ente presieduto da Stefano Bonaccini si atterrà a quelle che saranno le disposizioni dell'Istituto Superiore di Sanità, che sta valutando la situazione nazionale regione per regione.

Il numero uno del Veneto, Luca Zaia, preme affinché le scuole possano riaprire all'inizio della prossima settimana, mentre più cauto è il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. Secondo quest'ultimo gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, almeno nel territorio lombardo, dovrebbero rimanere chiusi un'altra settimana.

Sempre domani sarà emesso un apposito decreto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri relativo alla situazione di emergenza.

Mattarella: 'Grazie a chi lavora in prima linea'

Nelle scorse ore il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ringraziato di cuore chi sta lavorando in prima linea per fronteggiare l'emergenza sanitaria, ovvero, tra tutti, i medici e la Protezione Civile Nazionale. Le ultime stime riportano cifre che parlano chiaro, con i contagi che sono in crescita, comunque in zone ben circoscritte. Il virus cinese sta creando paura tra la gente e, ormai, dappertutto sono introvabili mascherine anti-contagio e l'Amuchina. In tutti gli aeroporti continuano serrati i controlli dei passeggeri, soprattutto da quelli provenienti dalla cosiddette "zone a rischio".

Il bilancio viene aggiornato ora per ora e la psicosi da nCov-19 non fa che aumentare. Dobbiamo precisare, questo per evitare inutili allarmismi, che già 46 persone sono guarite nel nostro Paese e che il virus è mortale solo nello 0,3% dei casi.