Stando agli ultimi aggiornamenti diramati questo pomeriggio, 17 aprile 2020, alle ore 17:00, la Romania ha superato la soglia di 8.000 persone positive al Coronavirus. Nelle ultime 24 ore, sono stati registrati 360 casi nuovi, portando il totale dei contagi a 8.067. Delle persone confermate positivamente, 1.508 sono state dichiarate guarite e dimesse, 258 sono in gravi condizioni e 411 sono morte. Inoltre, 22.129 persone sono in quarantena istituzionalizzata ed altre 50.702 sono in isolamento in casa, sotto controllo medico.

I numeri del coronavirus in Romania

Ad oggi, sono stati effettuati 85.805 tamponi a livello nazionale. Nelle ultime 24 ore, 453 chiamate sono state registrate al numero unico di emergenza 112 e 1.982 alla linea TELVERDE (0800 800 358), aperta appositamente per informare i cittadini riguardo all'emergenza del coronavirus.

Finora sono stati redatti ben 428 fascicoli penali nei confronti di persone che hanno violato le normative d'emergenza imposte dalle autorità statali. La polizia ha fermato, nelle ultime 24 ore, 6.777 persone che non rispettavano le misure relative alle restrizioni del traffico: sono state sottoposte a sanzioni per un importo complessivo di 14.085.225 lei.

Le dichiarazioni del ministro della Salute

Il Ministro della Salute della Romania, Nelu Tătaru, ha dichiarato in un'intervista per Digi24 che presto nel Paese si cominceranno ad effettuare trasfusioni di plasma raccolto da pazienti guariti dal coronavirus a persone che versano in condizioni critiche, per provare ad aiutarli a combattere il virus.

Il plasma verrà prelevato da coloro che hanno già prodotto anticorpi e che ormai sono negativi al Covid-19. "I pazienti donano su base volontaria, devono essere sani, senza sintomi, con un tampone negativo e devono esserci prove di anticorpi", ha spiegato Nelu Tătaru. La tecnica non è nuova, ma al contrario, è stata utilizzata per combattere l'epidemia di influenza dal 1918.

Sia la Cina che gli Stati Uniti, e sempre più paesi, ricorrono a questa terapia.

"Questi anticorpi funzionano praticamente come un medicinale, quindi forniscono l'immunità per alcune settimane, forse alcuni mesi, ed è molto utile principalmente per il personale medico, che viene esposto quotidianamente ad una grande quantità di carica virale, e sarà probabilmente molto utile per le persone che fanno parte delle categorie ad alto rischio, come per esempio, gli anziani", ha spiegato recentemente la Dott.ssa Mihnea Boștină, virologa, e Professoressa presso il Dipartimento di microbiologia ed immunologia dell'Università di Otago, in Nuova Zelanda.