Un episodio a dir poco curioso si è verificato domenica scorsa 4 aprile, quando un automobilista è stato fermato dai carabinieri nei pressi di una stazione di servizio in provincia di Mantova, vicino al comune di Monzanbano. Secondo quanto riportano alcuni media locali, e da quanto si vede in un video girato sul posto, l'uomo viaggiava in compagnia di altre tre persone. Una volta fermato dagli agenti, questi ultimi gli hanno chiesto sin da subito il perché si trovassero fuori dal proprio domicilio. Come ben si sa, attualmente è vietato spostarsi per necessità non urgenti, in quanto c'è bisogno di combattere la pandemia provocata dal nuovo Coronavirus.
L'uomo ha giustificato il suo movimento dicendo dapprima che stava andando a fare la spesa, poi uno degli agenti gli ha ricordato che, essendo domenica, tutti i supermercati erano chiusi. A quel punto l'automobilista ha detto la sua verità, dichiarando che in realtà stavano andando a fare tutti una passeggiata nella vicina Peschiera.
L'uomo dice di essere 'cittadino di diritto internazionale'
Una volta che i militari dell'Arma hanno constatato che l'uomo non era fuori dal proprio domicilio per necessità urgenti, hanno proceduto alla sua identificazione. I carabinieri gli hanno chiesto gentilmente un suo documento di identità, e l'automobilista invece di consegnarlo nelle mani dell'agente lo ha esibito facendolo vedere dal vetro del finestrino, che non ha voluto aprire totalmente.
I militari dell'Arma, nonostante l'imbarazzante e umiliante situazione, hanno mantenuto la calma con estrema professionalità, anche quando l'uomo si è giustificato che la sanzione non gli poteva essere comminata in quanto egli sarebbe un "cittadino di diritto internazionale". A questo punto la discussione è andata avanti, tra l'altro molto pacatamente, e alla fine l'uomo è stato comunque multato per aver violato le disposizioni per il contenimento del contagio.
Anche tutti gli altri passeggeri sono stati identificati.
Episodio simile a quello del ciclista di Rovereto
Non è la prima volta che nel nostro Paese accade un episodio simile a quello avvenuto nel mantovano. In questi giorni sta facendo discutere la vicenda di un ciclista di Rovereto, il quale in queste settimane ha violato per ben tre volte i decreti ministeriali, allenandosi in strada con la bicicletta come se nulla fosse.
Anche in questo caso lo sportivo si è giustificato che era impossibile elevarli una sanzione, in quanto non è un cittadino che è soggetto alle leggi dello Stato italiano, ma di "diritto internazionale". Come ricordavamo anche in un precedente articolo sul caso apparso su questa testata, il ciclista in questione ha anche dichiarato che è stato danneggiato economicamente dopo che la stampa nazionale ha ripreso il suo caso.