Dietrofront del sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi, che in queste ore ha deciso di revocare l'ordinanza emanata nella giornata di ieri, venerdì 29 maggio, che obbligava i titolari dei locali cittadini a chiudere entro la mezzanotte. Il provvedimento era stato preso in quanto l'amministrazione cittadina voleva evitare che si creassero assembramenti all'esterno e all'interno dei locali, questo per offrire una maggiore tranquillità ai commercianti e consentire il rispetto del distanziamento sociale per contenere il contagio da Sars-CoV-2. Adesso da Palazzo di Città spiegano che il provvedimento non è più valido, in quanto sarebbe utile che anche gli altri Comuni della provincia adottassero tali provvedimenti, almeno questo è il pensiero del sindaco Rossi.

Già stamattina il consigliere comunale del Partito repubblicano Gabriele Antonino aveva fatto presente con un comunicato che molti ragazzi, stando così le cose, avrebbero preferito spostarsi fuori città, dove le restrizioni che si volevano intraprendere a Brindisi non erano presenti.

Il sindaco: 'Necessario un provvedimento omogeneo'

La testata giornalistica locale online Brindisi Report ha intervistato il primo cittadino, che ha spiegato i motivi dell'annullamento della stessa ordinanza. Rossi sostiene che c'è bisogno di un provvedimento omogeneo su tutto il territorio provinciale e tale iniziativa era stata già discussa dal coordinamento interforze tenutosi nella giornata di ieri in Prefettura.

Rossi sostiene che si debbano creare degli spazi di condivisione consentiti e fa presente alla cittadinanza che non si è ancora tornati alla vita normale. Nonostante abbia deciso di annullare il provvedimento, adesso il sindaco si augura un grande senso di responsabilità da parte di tutti.

L'ordinanza doveva essere valida fino al 14 giugno

L'ordinanza emanata ieri doveva avere validità da giorno 29 maggio fino al 14 giugno. Il provvedimento prevedeva che non si potessero neanche consumare all'interno delle aree pubbliche bevande alcoliche o analcoliche, sia contenute in contenitori di vetro che di alluminio. Anche i distributori automatici, secondo quanto stabiliva l'ordinanza sindacale, dovevano abbassare le saracinesche entro le 24:00 e fino alle 6:00 del giorno successivo.

Adesso quindi tutto resta normale ma i controlli da parte delle forze dell'ordine resteranno serrati su tutto il territorio cittadino, soprattutto nei luoghi della movida. Per chi non rispetta le regole anti assembramento sono previste pesanti sanzioni. Lo stesso presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nelle scorse settimane, aveva ricordato a tutti che il nuovo Coronavirus è ancora presente e, proprio per questa ragione, la "Fase 2" non deve essere presa come un liberi tutti.