Una sparatoria a Ciampino questo pomeriggio ha provocato la morte di un giovane e il grave ferimento di un altro soggetto. A dare l'allarme sono stati alcuni residenti in zona, che hanno chiamato le Forze dell'Ordine quando hanno udito degli spari. I Carabinieri indagano per fare luce sulla vicenda e per capire se altre persone siano coinvolte. Il giovane ferito versa in gravi condizioni all'ospedale Sant'Eugenio di Roma.

Sparatoria a Ciampino: morto un uomo di trent'anni e gravemente ferita un'altra persona

La tragedia è avvenuta a Ciampino, alle porte di Roma, intorno alle 18:00 di oggi, 13 maggio.

Una sparatoria in una palazzina di via Cagliari, ha seminato il panico tra i residenti. A perdere la vita è stato il giovane proprietario dell'abitazione in cui è avvenuta la sparatoria. È stato il bersaglio, insieme a un suo coetaneo, rimasto gravemente ferito.

Gli abitanti della zona sono stati allarmati dal rumore degli spari e hanno chiesto subito l'intervento delle Forze dell'Ordine. Sul posto, i Carabinieri hanno trovato il corpo privo di vita del proprietario dell'abitazione. All'esterno, invece, si trovava l'altro ragazzo, poco più giovane della vittima e gravemente ferito. I soccorsi hanno immediatamente provveduto al suo trasferimento in ospedale. Il giovane è stato ricoverato in codice rosso presso il Sant'Eugenio di Roma e da quanto appreso si troverebbe in condizioni gravissime, a causa delle ferite d'arma da fuoco.

Si indaga sulla sparatoria di via Cagliari: le vittime non avrebbero legami con la criminalità

I Carabinieri della stazione locale ed il Nucleo Investigativo stanno lavorando per ricostruire il tragico accaduto. Bisognerà risalire ai responsabili dei gesto ed effettuare tutti i rilevamenti del caso per definire la dinamica della sparatoria.

Non è ancora esclusa la presenza di altre persone all'interno dell'appartamento al momento della tragedia. Secondo le prime testimonianze, un soggetto avrebbe fatto irruzione nell'appartamento e avrebbe puntato l'arma contro i due uomini. Il tutto è al vaglio degli inquirenti, coordinati dal capitano Emanuele Tamorri. Per il momento pare escludersi l'ipotesi del regolamento di conti, poiché i due giovani non avrebbero avuto nessun legame con la criminalità. Inoltre, sulla porta dell'abitazione non sono stati trovati segni di scasso.

I vicini di casa hanno dichiarato ai militari di non aver sentito grida o altri rumori di colluttazione prima degli spari.