Parte oggi in Abruzzo, Marche, Liguria e Puglia la sperimentazione dell'app di contact tracing chiamata Immuni. Il software servirà per tracciare le persone trovate positive al nuovo Coronavirus. Sulla questione è intervenuto anche il leader della Lega, Matteo Salvini, che ha fatto sapere di non essere intenzionato a scaricare l'app. Secondo il numero uno del Carroccio, gli italiani "chiedono garanzia totale nella gestione e tutela dei loro dati, e fino a quando non ci sarà questa garanzia, io non scarico nulla". Nelle scorse ore sulla questione della sicurezza di Immuni si è espresso anche il Garante della Privacy, informando gli utenti che non c'è alcun pericolo in quanto l'applicazione funziona in maniera del tutto anonima.

La sperimentazione nelle quattro regioni italiane

Matteo Salvini ha fatto le sue dichiarazioni a Osimo durante una visita presso la sede dell'associazione "La Lega del Filo d'Oro". Come già anticipato in apertura, sono quattro le regioni che da oggi 8 giugno cominceranno la sperimentazione dello strumento informatico. Il Ministro dell'Innovazione, Paola Pisano, ha scritto un post su Facebook dove sottolinea che scaricare Immuni vorrà dire tutelare sia noi stessi che gli altri. L'app funziona infatti non attraverso la geolocalizzazione appoggiata ai dati forniti dal GPS installato sui cellulare, ma con il Bluetooth. Una volta in funzione, Immuni scambia in maniera bidirezionale i dati delle persone che si trovano vicine e che hanno installato lo strumento informatico sui loro dispositivi.

Se una persona viene trovata positiva al Sars-Cov-2, l'app invia agli altri utenti entrati in contatto con il soggetto infetto una notifica. Grazie a questo procedimento le persone che riceveranno l'avviso sul proprio smarthphone dovranno chiamare subito il proprio medico curante per avviare il processo di monitoraggio delle proprie condizioni di salute.

Il commissario Domenico Arcuri: 'App scaricata da 2 milioni di italiani'

Il commissario per l'emergenza sanitaria Domenico Arcuri ha fatto sapere che l'applicazione funzionerà su tutto il territorio italiano e che già è stata scaricata da 2 milioni di persone. Per funzionare Immuni dovrà essere scaricata almeno dal 60% degli italiani.

Secondo Arcuri adesso si dovrà accelerare sull'effettuazione di test molecolari in modo da dare la caccia alle persone asintomatiche. L'applicazione, sempre secondo quanto dichiarato dal commissario, sarà uno strumento molto utile in questa Fase 3 dell'emergenza, in quanto è proprio grazie a quest'ultima che si potranno contenere ed isolare possibili nuovi focolai.