Il caso del 46enne George Floyd, l'uomo afroamericano morto negli scorsi giorni a Minneapolis durante un arresto da parte della polizia, continua a tenere banco fra media e opinione pubblica. Ormai nota la dinamica dell'accaduto: l'uomo, accusato di essere in possesso di una banconota falsa, era stato bloccato dai poliziotti faccia a terra ma uno di questi, incuranti delle conseguenze del proprio gesto sul sospetto, ha tenuto premuto per quasi nove minuti il proprio ginocchio sul collo di Floyd, condotta che unita alle preesistenti condizioni di salute dell'individuo (ipertensione arteriosa e problemi coronarici) ne ha causato la morte.

Sulla vicenda sono intervenute in questi giorni illustre personalità, anche del mondo sportivo, come ad esempio l'ex stella Nba e icona dello sport mondiale Michael Jordan. L'ex numero 23 dei Chicago Bulls si è detto molto rattristato per quanto accaduto a Floyd. "Ora ne abbiamo avuto abbastanza", questo è l'amaro commento del campione della pallacanestro americana.

Jordan: 'Sono con coloro che stanno protestando'

Il caso della morte di George Floyd sta provocando disordini in tutti gli Stati Uniti. Jordan ha scritto un post sul suo profilo ufficiale Twitter, dichiarando di essere d'accordo con coloro che stanno protestando contro "il razzismo insensato che c'è nel Paese, ognuno di noi deve essere parte della soluzione e lavorare per assicurare giustizia".

Jordan ha anche manifestato tutto il suo cordoglio alla famiglia di George Floyd e a chi, in generale, ha perso un proprio caro per "atti di razzismo brutali e senza senso".

Tanti i campioni del basket che hanno mostrato solidarietà a Floyd

Secondo quanto riferisce il quotidiano italiano La Stampa, in passato Michael Jordan è stato accusato di non prendere nessuna posizione sul piano sociale e politico.

Questa volta però anche lui si è unito al coro di coloro che non accettano le violenze storicamente subite dalla popolazione afroamericana. In questi giorni tantissimi giocatori di basket Usa hanno mostrato il proprio sdegno per quanto accaduto. Uno di questi è LeBron James, campione dei Los Angeles Lakers, che si è detto indignato per quanto accaduto a George Floyd: sulla stessa lunghezza d'onda anche Steve Kerr, allenatore dei Golden State Warriors, rammaricato per la vicenda.

Manifestazioni di solidarietà atte a stigmatizzare la vicenda sono arrivate anche dal calcio: nel campionato di calcio tedesco, la Bundesliga, Marcus Thuram del Borussia Monchengladbach e Jadon Sancho del Borussia Dortmund si sono infatti inginocchiati in campo chiedendo giustizia per George Floyd.