L'evento organizzato da Novak Djokovic, che doveva in qualche modo celebrare il ritorno del Tennis dopo lo stop forzato, si è trasformato in un vero incubo. Ieri, 21 giugno, Grigor Dimitrov ha reso noto su Instagram di essere risultato positivo al test sul coronavirus: effetto immediato la cancellazione della finale della tappa di Zara che doveva vedere in campo Djokovic e Rublev. Meno di 24 ore fa la notizia che un altro tennista ha contratto il virus: si tratta di Borna Coric, che aveva affrontato Dimitrov nella tappa croata dell'Adria Tour.
Coric: 'Mi sento bene e non ho sintomi'
Anche in questo caso è stato un post del diretto interessato su Instagram a comunicare ufficialmente la notizia della sua positività al virus. "Volevo farvi sapere che sono risultato positivo al Covid-19 - scrive Coric - e voglio essere sicuro che chiunque mi sia stato vicino negli ultimi giorni faccia il test. Sono molto addolorato per il danno che potrei aver causato".
Relativamente al suo stato di salute, il numero 33 del ranking Atp sottolinea: "Mi sento bene e non ho sintomi", concludendo il post con l'appello di stare al sicuro e in salute. La fase 2 del tennis, pertanto, sta riservando davvero bruttissime sorprese a giocatori e addetti ai lavori. Tra l'altro ci sarebbero altre due persone positive al Coronavirus e una delle due sarebbe il coach di Nole Djokovic.
Norme di sicurezza forse troppo 'leggere'
Inutile dire che l'evento che doveva essere una festa si sta trasformando in un vero incubo. Il tour balcanico fortemente voluto da Djokovic con lo scopo di raccogliere fondi da destinare alle strutture sanitarie e permettere ai tennisti di "sciogliere i muscoli" in vista di quella che sarà la vera ripresa della stagione nel prossimo mese di agosto è finito al centro delle polemiche.
In effetti un torneo che doveva essere "blindato", alla luce di una situazione complessiva che non permette di abbassare la guardia, ha invece rivelato norme di sicurezza fin troppo leggere. Un esempio nel bagno di folla a cui sono stati sottoposti i giocatori a Zara, senza nessuna precauzione di distanziamento sociale, e l'esibizione che ha visto i tennisti impegnati sul campo di basket.
Entrambi gli avvenimenti sono adesso aspramente criticati.
Le autorità croate sono in allarme e anche il premier Andrej Plenkovic si sottoporrà al tampone: sabato scorso infatti il capo del governo si era recato a Zara e aveva incontrato Novak Djokovic, Marin Cilic e Goran Ivanisevic. La situazione è dunque in piena evoluzione e non si escludono ulteriori sviluppi, tant'è che, come prevedono i protocolli, tutte le persone che hanno partecipato all'evento e sono state a contatto con i soggetti contagiati saranno ora sottoposte al test.