Tre sorelle dopo aver sopportato per anni gli abusi del padre, insieme a violenze e umiliazioni, lo uccisero a coltellate nel luglio del 2018. I fatti sono avvenuti a Mosca nell'estate di due anni fa, le sorelle erano costrette a subire continue violenze, pestaggi e umiliazioni ai danni dell’uomo, eroinomane e con contatti con la mafia russa. Adesso le tre ragazze, accusate di omicidio premeditato, rischiano dai 10 ai 15 anni di carcere.

Le sorelle subivano violenze e abusi dal padre

Kristina, Angelina e Maria Khachaturyan sono tre sorelle russe che all’epoca dei fatti avevano 19, 18 e 17 anni.

Le ragazze avevano subito per anni gli abusi del padre e un giorno decisero di porre fine a quelle atrocità uccidendolo a coltellate. Davanti al cospetto dei giudici, le sorelle sostennero di aver compiuto quell’atto per vendicarsi di tutto ciò che avevano subito. A tal proposito accoltellarono a morte il padre Mikhail Khachaturyan, che all’epoca aveva 57 anni, sulle scale di un condominio di Mosca.

Costrette a mangiare peli di cane

Secondo le ricostruzioni, l’uomo poco prima di essere stato ucciso era tornato da una clinica psichiatrica. In quell’occasione aveva torturato le figlie e le aveva minacciate con un coltello. Quella non è stata l’unica occasione in cui si sono verificati i fatti. L’uomo era dipendente da eroina e aveva collegamenti con la mafia russa, e più volte aveva esercitato abusi sulle tre figlie.

Le controllava scrupolosamente e talvolta impediva loro di andare a scuola. Ma non erano solo abusi quello che l’uomo riservava alle figlie. Le ragazze venivano continuamente umiliate, nei modi più disparati. Ad esempio, faceva mangiare loro peli di cane raccolti dal pavimento. “Lo odiavamo, volevamo solo che sparisse. O, in alternativa, non averlo mai conosciuto” dichiarò la sorella maggiore Kristina al momento dell’arresto.

Il legale: 'La loro vita era un inferno, hanno sviluppato malattie mentali'

Nelle ultime ore è stato avviato il processo a carico di due delle tre sorelle, Kristina e Angelina Khachaturya. Per quanto riguarda Maria, che all’epoca dei fatti non era ancora maggiorenne, si adotterà un procedura separata. Aleksey Parshin, uno dei legali delle tre sorelle, ha spiegato: “Crediamo che non avessero altra scelta.

Le ragazze sono state spinte alla disperazione dal padre. La loro vita era un continuo inferno. Non si può considerarle persone calme, sane ed equilibrate. A causa del padre hanno sviluppato delle malattie mentali quali la sindrome da abuso e disturbo post traumatico da stress. Questa loro condizione è stata confermata nero su bianco da numerosi accertamenti”.

La scorsa estate le tre sorelle sono state accusate di omicidio premeditato. Ciò ha scatenato le proteste degli attivisti, che si stanno battendo affinché possa essere approvata una legge riservata alla protezione di coloro i quali subiscono abusi domestici. Molte le personalità di spicco che sostengono la causa delle tre giovani, tra cui Ksenia Sobchak, ex candidata alla presidenza, e Serj Tankian, cantante dei System of a Down.